“Le accuse sono tutte da dimostrare ma le intercettazioni le ho lette anch’io e sono rimasto colpito da alcuni aspetti”. A dirlo, in un’intervista alla Stampa, è il viceministro ai Trasporti e leader ligure della Lega, Edoardo Rixi. L’inchiesta, spiega, dà “un’immagine di Genova e della Liguria che non riconosco”, e c’è “il rischio di una paralisi” per il porto e per le principali opere in ballo in Liguria. Su Giovanni Toti Rixi spiega: “Prenderà le sue decisioni, sa lui cosa ha fatto e cosa no. Non so se ci saranno elezioni anticipate ma io non sarei il candidato migliore per la Regione. Servirà una persona completamente nuova, che possa incarnare una rinascita ligure”.In ogni caso, sottolinea Rixi, “le accuse sono tutte da dimostrare, ma ci sono mille sfaccettature di cui tenere conto. Avendo letto le intercettazioni sono rimasto colpito da varie cose. Conoscevo un Signorini diverso rispetto a quello che emerge: un funzionario di Stato bipartisan, un profondo conoscitore della macchina pubblica. E invece emerge un’altra figura. Ora il tema vero è capire cosa accadrà al porto e alle opere. Il rischio della paralisi c’è. Come centrodestra abbiamo deciso, per senso di responsabilità, di andare avanti nell’amministrazione ed evitare il blocco totale della Liguria. Faccio un esempio: il tunnel subportuale di Genova è legato a Calata Concenter per i riempimenti, ed è evidente che ora questo aspetto può prestarsi a interpretazioni malevole. Bisogna dipanare una matassa, capire se ci sono provvedimenti considerati viziati. Ma ci possono essere conseguenze amministrative profonde”. Comunque, “è ancora presto per giudicare. Non conosciamo il perimetro della vicenda, e stiamo cercando di mantenere in piedi l’ente in attesa di capire cosa accadrà nelle prossime settimane. E anche in attesa di comprendere cosa farà Toti”.
Rixi (Lega): “Colpito da intercettazioni. Presto per giudicare ma se ad elezioni serve persona per rinascita ligure”
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