L’Italia ha “chiesto di sospendere l’accordo di Schengen con la Slovenia per il rischio di terroristi infiltrati tra i profughi in arrivo dal Medioriente tramite questo paese”. Lo ha detto il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani intervenendo al congresso della Svp a Merano.
Poi, il tema del giorno dopo l’uscita del presidente francese Macron sul possibile interventismo nel teatro di guerra a favore di Kiev.
“Come popolari europei abbiamo il dovere di batterci per la pace, messe a rischio da quasi tre guerre (Ucraina, Palestina e Mar rosso, ndr.). Dobbiamo batterci per una pace giusta, che garantisca la libertà dei popoli”.
“L’Italia non manderà mai un soldato italiano in Ucraina, ma difenderà sempre il suo diritto di essere un paese libero ed indipendente. Non siamo in guerra con la Russia”, ha ribadito. “Vogliamo – ha proseguito – la pace anche in Palestina e ci battiamo per la soluzione di due popoli e due stati”. Secondo Tajani, “l’Italia è pronta a inviare un suo contingente, in caso di una soluzione delle Nazioni Unite che garantisca la pace”.