Italia chiede a Slovenia di sospendere Schengen: rischio infiltrazioni terroristiche. Tajani: Mai un soldato italiano in Ucraina

4 Maggio 2024
Lettura 1 min

 L’Italia ha “chiesto di sospendere l’accordo di Schengen con la Slovenia per il rischio di terroristi infiltrati tra i profughi in arrivo dal Medioriente tramite questo paese”. Lo ha detto il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani intervenendo al congresso della Svp a Merano.

Poi, il tema del giorno dopo l’uscita del presidente francese Macron sul possibile interventismo nel teatro di guerra a favore di Kiev.

“Come popolari europei abbiamo il dovere di batterci per la pace, messe a rischio da quasi tre guerre (Ucraina, Palestina e Mar rosso, ndr.). Dobbiamo batterci per una pace giusta, che garantisca la libertà dei popoli”.

“L’Italia non manderà mai un soldato italiano in Ucraina, ma difenderà sempre il suo diritto di essere un paese libero ed indipendente. Non siamo in guerra con la Russia”, ha ribadito. “Vogliamo – ha proseguito – la pace anche in Palestina e ci battiamo per la soluzione di due popoli e due stati”. Secondo Tajani, “l’Italia è pronta a inviare un suo contingente, in caso di una soluzione delle Nazioni Unite che garantisca la pace”.

IL GIORNALE

Direttrice: Stefania Piazzo
La Nuova Padania, quotidiano online del Nord.
Hosting: Stefania Piazzo

Newsletter

Iscriviti alla nostra Newsletter!

Servizio Precedente

Al Nord le imprese si “rubano” i dipendenti più bravi

Prossimo Servizio

Ciocca (Lega): Ztl Milano ci mette al verde

Ultime notizie su GUERRA IN EUROPA

Indagine indipendente sui volontari di Ong morti a Gaza

 L’organizzazione no-profit World Central Kitchen (WCK) chiede un’indagine indipendente e terza sugli attacchi israeliani che hanno ucciso lunedì 7 dei suoi dipendenti a Gaza. “Abbiamo chiesto ai governi di Australia, Canada, Stati

“Le linee ucraine potrebbero crollare”

Secondo alti ufficiali ucraini che hanno prestato servizio sotto il generale Valery Zaluzhny il quadro militare è cupo: c’è il grande rischio che le linee del fronte crollino ovunque i generali russi
TornaSu