Oltre ai “progressi militari della Russia sul campo di battaglia”, ad esercitare pressione sull’Unione europea e’ anche l’incertezza che aleggia attorno alle presidenziali statunitensi, oltre che la “difficile situazione economica” affrontata da molti Paesi membri. Considerati questi fattori, e’ “improbabile che Bruxelles apportera’ cambiamenti significativi alla crisi in Ucraina“, anche perche’ “il sistema industriale europeo non puo’ essere trasformato in una potente macchina da guerra nel breve termine”, afferma “Global Times”. Relativamente all’invio di rinforzi da Paesi come Francia e Polonia, gli esperti citati dalla testata concordano: “Possono solo aiutare l’Ucraina a rafforzare la propria linea di difesa, ma non sono in grado di sconfiggere le truppe russe e riappropriarsi dei territori perduti”.