“L’area dell’euro è vulnerabile agli shock che frammentano l’economia ei mercati finanziari europei lungo i confini nazionali, soprattutto quando difficoltà di coordinamento intralciano o addirittura impediscono una risposta efficace di politica economica. L’Europa è però perfettamente in grado di resistere a shock, anche profondi, se resta unita e reagisce in tempi rapidi, con interventi decisi e politiche appropriate”. Lo dice Fabio Panetta, governatore della Banca d’Italia, alla conferenza internazionale ‘Dieci anni con l’Euro’ a Riga, in Lettonia. “Se è vero, come affermato da Jean Monnet, che l’Europa ‘sarà forgiata nelle crisi’, è altresì vero che non tutte le crisi e non tutte le risposte sono uguali”, aggiunge.
La finanza è uno strumento al servizio del benessere collettivo, e l’euro non fa eccezione: gli obiettivi e le implicazioni della moneta unica vanno ben oltre la sfera monetaria. Il successo dell’euro come valuta di riserva internazionale influenza il ruolo dell’Europa nel panorama economico e finanziario mondiale; incide sulla nostra collocazione geopolitica, sulla nostra autonomia strategica”.
Prosegue Panetta: “Come possiamo quindi rafforzare il ruolo internazionale dell’euro? La creazione di una valuta internazionale è un fenomeno complesso, che richiede diversi ingredienti. La dimensione dell’economia reale è certamente un elemento essenziale, ma non sufficiente. Per preservare e accrescere il ruolo internazionale dell’euro dobbiamo dotarci di strumenti di intervento in grado – evidenzia – di garantire stabilità macroeconomica, di un mercato dei capitali efficiente e integrato a livello europeo, di infrastrutture di pagamento e di mercato all’avanguardia tecnologica “.