“Io, francamente, la patrimoniale non la farei”. Lo dice Carlo Cottarelli, direttore dell’Osservatorio conti pubblici italiani dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, durante una diretta su Radio Cafè. “Poi bisogna intendersi su cosa si intende con il termine ‘patrimoniale’, ma in genere una tassa sulla ricchezza è qualcosa che si può fare per motivi eccezionali e per una crisi più profonda di quella attuale. Questa crisi è certamente profonda, ma ci sono i finanziamenti”.
“La ricchezza c’è in Italia, ma non è il momento questo di fare nuove tasse”, argomenta Cottarelli. “E lo dico io che di solito sono piuttosto preoccupato dal deficit pubblico: è alto e deve rimanere alto per un certo periodo. Ci sara’ un momento in cui bisognerà tenere a bada anche il debito alimentato dal deficit, ma per il momento la via maestra è quella di crescere un po’ di più e mettere da parte un po’ di soldi”. “Il risparmio è già stato tassato quando era reddito, non credo sia il caso di parlare di patrimoniale”, aggiunge il direttore dell’Osservatorio.
“Ci possono essere eccezioni: in tutti i Paesi c’è la tassazione sulla casa, noi sulla prima casa l’abbiamo tolta, pensare a una tassazione sui depositi bancari e sul patrimonio non mi pare il caso”.