Coincidenze elettriche – Aumenta la corrente, giusto quando d’estate si usa il condizionatore

28 Giugno 2023
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 “Una delusione! Data la riduzione del prezzo del Pun registrata nel secondo trimestre rispetto a quello precedente e del prezzo del gas nei mercati all’ingrosso, speravamo in un ribasso. Invece arriva un aumento che, per quanto minimo, scatta proprio ora che , per via dell’accensione dei condizionatori, si registrano i picchi dei consumi elettrici. Insomma, una pessima notizia!”. Lo afferma Marco Vignola, responsabile del settore energia dell’Unione Nazionale Consumatori. Secondo lo studio dell’Unione Nazionale Consumatori, se per una famiglia tipo in tutela il +0,4% significa spendere appena 3 euro in piu’ su base annua, 2,70 per la precisione, la spesa totale nei prossimi dodici mesi (non, quindi, secondo l’anno scorrevole, ma dal 1 luglio 2023 al 30 giugno 2024, nell’ipotesi di prezzi costanti) e’ molto alta, pari a 644 euro, che sommati ai 1280 del gas, determinano una stangata complessiva pari a 1924 euro. Inoltre, se il prezzo della luce sale solo dello 0,4% rispetto a quello attuale, rispetto ai tempi pre-crisi, ovvero nel confronto con il periodo luglio – settembre 2020, il rialzo e’ astronomico: +43,6%. Rispetto alla spesa complessiva del 2020, pari a 485 euro, ora si pagano 159 euro in piu’, +33 per cento.

Stessa valutazione sul fronte Codacons.

“L’ aumento delle tariffe elettriche arriva proprio quando crescono i consumi di energia delle famiglie, che nei mesi estivi fanno un uso intenso di condizionatori e ventilatori”. Lo afferma il Codacons, commentando l’aggiornamento trimestrale delle bollette deciso da Arera. “Non possiamo che essere delusi dall’incremento delle tariffe che, seppur di modesta entità,dello 0,4% equivale a una maggiore spesa da +2,6 euro annui a famiglia rispetto alle tariffe attuali, ma occorre tenere presente che nei mesi caldi le famiglie fanno maggiore uso di elettrodomestici che consumano parecchia elettricità. L’impatto della decisione di Arera sulle tasche dei consumatori che rientrano ancora nel mercato tutelato sarà quindi decisamente più elevato”. Ma le brutte notizie, avvertenze il Codacons, “potrebbero arrivare anche per chi è passato al mercato libero” perché “il prossimo 30 giugno scadrà il blocco alle modifiche unilaterali dei contratti di energia elettrica e gas, ossia la norma introdotta dal Dl aiuti Bis che vietava alle società fornitrici di luce e gas sul mercato libero di modificare le condizioni contrattuali concordate con i clienti, a meno che l’offerta sottoscritta inizialmente non sia scaduta. Un cambiamento che potrebbe comportare ripercussioni economiche negative per le famiglie che hanno contratti attivi sul mercato libero dell’energia” conclude l’associazione. 

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