Caso Autostrade. Analfabeti Per l’Italia. Come hanno rimescolato le carte lasciando tutto come prima o quasi

17 Luglio 2020
Lettura 2 min

di Luigi Basso – La squallida Ammuina che tutti i giorni ci offre il potere romano non conosce pause: anche ieri, sul tema della revoca della concessione delle autostrade ad ASPI, si è messo in scena una frenetica Ammuina per far credere ai cittadini (col cervello ormai fritto) che nelle Stanze dei Bottoni tutti si danno un gran daffare e lavorano a notte fonda per il Bene della GGGente, mentre in realtà non fanno esattamente nulla.


I giornaloni e i politicanti incistati nel Parlamento romano hanno, così, allestito il loro osceno spettacolo dividendosi, per finta, in tre schieramenti: il primo urlava “Conte ha liberato Autostrade dai kattivi Benetton prendendoli a calci”, il secondo urlava “Conte ha regalato un sacco di soldi ai kattivi Benetton”, il terzo diceva sommesso “boh”.
Un popolo di analfabeti funzionali ha assistito alla gazzarra, immobile, e un altro giorno è trascorso così, in una inutile Ammuina, mentre l’economia è nel baratro.


In effetti basterebbe saper leggere (e comprendere) il Comunicato Stampa pubblicato sul sito del Governo al termine del Consiglio dei Ministri n. 56 per sapere che ieri non è accaduto proprio nulla.
Il Ministro dei Trasporti ha svolto una banale informativa sul dossier autostrade, a cui non è seguito alcun provvedimento.


Il Ministro De Micheli “ha svolto un’informativa sullo stato di definizione della procedura di grave inadempimento nei confronti di Autostrade per l’Italia S.p.a. (ASPI), nella quale sono state esposte le possibili alternative sulla definizione della vicenda. Durante la riunione, sono state trasmesse da parte di ASPI due nuove proposte transattive,….. Considerato il loro contenuto, il Consiglio dei Ministri ha ritenuto di avviare l’iter previsto dalla legge per la formale definizione della transazione,…. Punti relativi alla transazione: misure compensative ad esclusivo carico di ASPI per il complessivo importo di 3,4 miliardi di euro, riscrittura delle clausole della convenzione…., rafforzamento del sistema dei controlli a carico del concessionario; aumento delle sanzioni anche in caso di lievi violazioni da parte del concessionario; rinuncia a tutti i giudizi promossi in relazione alle attività di ricostruzione del ponte Morandi… ; in vista della realizzazione di un rilevantissimo piano di manutenzione e investimenti, contenuto nella stessa proposta transattiva, Atlantia S.p.a. e ASPI si sono impegnate a garantire: l’immediato passaggio del controllo di ASPI a un soggetto a partecipazione statale (Cassa depositi e prestiti – CDP), attraverso, sottoscrizione di un aumento di capitale riservato da parte di CDP; l’acquisto di quote partecipative da parte di investitori istituzionali; la cessione diretta di azioni ASPI a investitori istituzionali di gradimento di CDP, con l’impegno da parte di Atlantia a non destinare in alcun modo tali risorse alla distribuzione di dividendi; la scissione proporzionale di Atlantia, con l’uscita di ASPI dal perimetro di Atlantia…. In alternativa, Atlantia ha offerto la disponibilità a cedere direttamente l’intera partecipazione in ASPI, pari all’88%, a CDP e a investitori istituzionali di suo gradimento.”

Dunque nulla è stato fatto concretamente e non siamo neanche ai titoli.

Anche ieri abbiamo assistito alla ennesima Ammuina Italiana: All’ordine Facite Ammuina, tutti coloro che stanno a prua vadano a poppa e quelli a poppa vadano a prua; quelli a dritta vadano a sinistra e quelli a sinistra vadano a dritta; tutti quelli sottocoperta salgano sul ponte, e quelli sul ponte scendano sottocoperta, passando tutti per lo stesso boccaporto; chi non ha niente da fare, si dia da fare qua e là.”
Un gran daffare, solo apparente, mentre tutto affonda.

IL GIORNALE

Direttrice: Stefania Piazzo
La Nuova Padania, quotidiano online del Nord.
Hosting: Stefania Piazzo

Newsletter

Iscriviti alla nostra Newsletter!

Servizio Precedente

Anche Taiwan contro il 5G cinese: cavallo di Troia del regime

Prossimo Servizio

Covid, per Lombardia salto indietro di 20 anni, giù a picco con Veneto ed Emilia Romagna

Ultime notizie su Economia

TornaSu

Don't Miss