CAOS BOLLETTE – MERCATO TUTELATO BOMBARDATO DA LETTERE AGLI UTENTI

3 Ottobre 2023
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“L’aumento delle tariffe del gas del 4,8% disposto da Arera porta la bolletta media di una famiglia del mercato tutelato a quota 1.327 euro annui che, sommati ai 764 euro della luce dopo i rincari scattati nell ‘ultimo trimestre, fanno salire la spesa per luce e gasa un totale di 2.091 euro annui a nucleo, +181 euro all’anno rispetto le tariffe precedenti”. Lo afferma il Codacons, commentando l’aggiornamento tariffario disposto da Arera per il mese di settembre. “Al di là dell’entità degli aumenti di settembre, ciò che più preoccupa è il rischio di una nuova escalation dei prezzi dell’energia nei mesi invernali, cioè quando si concentra l’80% dei consumi di gas delle famiglie – spiega il presidente Carlo Rienzi – A ciò si aggiunge la spada di Damocle della fine del mercato tutelato, che potrebbe determinare effetti negativi a cascata sulle bollette energetiche degli italiani attraverso nuovi sensibili rincari delle tariffe”. “Ed è per questo – conclude Rienzi – che ribadiamo al Governo la necessità di rinviare lo stop al regime di maggior tutela, considerato che, come dimostrano gli ultimi aggiornamenti Arera su luce e gas , i prezzi sono ancora fortemente instabili e non ci sono al momento le condizioni per abbandonare il mercato tutelato”.

“Come abbiamo denunciato più volte, l’inizio del percorso che porterà alla fine del servizio di maggior tutela nel settore del gasè iniziato nel peggiore dei modi, all’insegna dell’improvvisazione, di comportamenti erratici delle aziende e dello spregio dei più elementari diritti dei consumatori. Gli utenti del servizio di maggior tutela stanno ricevendo, in questi giorni, le lettere da parte del proprio gestore, che li invita a sottoscrivere l’offerta più conveniente sul libero mercato tra quelle disponibili nel proprio pacchetto. Pena, in caso di mancata consegna, di ritrovarsi da gennaio con un contratto applicato in automatico, che sarà, quasi certamente, peggiorativo”. E’ quanto si legge in una nota di Federconsumatori. “Il contenuto delle lettere è complicato, non facile da decifrare. Per di più offerte sono scritte con caratteri molto piccoli, corredate da sigle ai più ignote. Comprendere e scegliere non è affatto semplice. Ma il vero capolavoro sono i tempi entro cui i cittadini devono accettare le offerte loro proposte dall’attuale gestore: alcune aziende non indicano nessuna scadenza, altre la fissano al 31 ottobre, altre il 10 ottobre, altre ancora il 5 ottobre (quando la lettera è stata recapitata il 29 settembre). Siamo di fronte al caos totale, nonché a comportamenti aziendali di bassa furbizia, che puntano chiaramente a spingere gli utenti verso offerte meno convenienti o scelte affrettate”.

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