Un bambino positivo manda in quarantena tutta la classe, maestri e familiari. Un calciatore positivo non manda in quarantena nessuno: “Show must go on”

21 Agosto 2020
Lettura 1 min

di Riccardo Rocchesso – Da un paio di giorni, sui social network, gira la comparazione di due notizie. Che mostra alcune sostanziali differenze di trattamento per un medesimo caso di contagio.

Da una parte ci sono i genitori preoccupati che vedranno il proprio figlio, con molta facilità, a casa, invece che a scuola, causando problemi e non pochi a livello di gestione e logistica. La quarantena verrà estesa a tutti i contatti stretti» si intendono tutte le persone che sono state insieme alla persona contagiata nelle ultime 48 ore.

La Asl infatti «valuterà di prescrivere la quarantena a tutti gli studenti della stessa classe e agli eventuali operatori scolastici esposti». Nel caso di un docente positivo al Covid, in quarantena andranno tutte le classi in cui ha insegnato negli ultimi due giorni.

I tifosi, dall’altra, potranno invece fare “sonni tranquilli” e godersi lo spettacolo del calcio anche se mancherà un loro beniamino, come da conferma del Comitato Tecnico Scientifico alla FIGC. Con un giocatore contagiato e due tamponi negativi in 96 ore per tutti gli altri, una squadra avrà comunque il via libera per scendere di nuovo in campo.

C’è sempre qualcuno più uguale di un altro? Show Must Go On.

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