La chiusura tra Regione è “scontata” così come gli interventi forti anche in Lombardia. Lo ha detto il ministro della Salute Roberto Speranza in un’intervista al Corriere della Sera. “Sulla base dei dati del Comitato tecnico scientifico ci sediamo con il presidente Attilio Fontana e con il sindaco Giuseppe Sala e valutiamo le decisioni da prendere”, precisa il ministro che non vuole definire la Lombardia zona rossa, “espressione che non mi piace”. Sui tamponi, infine, “non si dica che ne facciamo pochi, perché solo ieri ne abbiamo fatti 215 mila”, aggiungendo che “da lunedì i medici di medicina generale e i pediatri potranno fare i tamponi antigenici. Contiamo di arrivare a centomila al giorno in più”. “La curva dei contagi è terrificante”.
È iniziata intanto la riunione di coordinamento convocata dal ministro degli Affari Regionali Francesco Boccia con le Regioni, l’Anci e l’Upi; in collegamento anche il ministro della Salute Roberto Speranza. Tra i presidenti Stefano Bonaccini (Emilia Romagna), Attilio Fontana (Lombardia), Massimilia Fedriga (Fvg), Giovanni Toti (Liguria), Donato Toma (Molise), Michele Emiliano (Puglia), Vincenzo De Luca (Campania), Donatella Tesei (Umbria), Marco Marsilio (Abruzzo), Alberto Cirio, Luca Zaia (Veneto) ed Eugenio Giani (Toscana) Presenti anche Antonio Decaro, sindaco di Bari e presidente Anci, e Michele De Pascale, presidente Upi.