COVID – Il sindaco di Codogno fa ricorso contro Dpcm: Solo divieti e parole, nessun aiuto

1 Novembre 2020
Lettura 1 min

In una lettera aperta il sindaco di Codogno, Francesco Passerini, con i colleghi sindaci e consiglieri metropolitani e provinciali lombardi, ha scritto al premier Giuseppe Conte per “esprimere la nostra ferma contrarietà al Dpcm firmato lo scorso 24 ottobre”.

“Abbiamo il dovere di salvaguardare i nostri cittadini – si legge nella missiva – le categorie e le attività produttive più colpite dal recente decreto, già allo stremo delle proprie forze dopo il lockdown dei mesi scorsi. Si tratta di scelte miopi, che affossano l’economia e di conseguenza mettono a repentaglio la salute stessa. (…). La chiusura totalmente indiscriminata di alcune attività, senza prendere in considerazione i sacrifici fatti da queste imprese per adattarsi ai rigidi protocolli di sicurezza e sanitari, che peraltro avevano dato buoni risultati, ci vede totalmente contrari. (…).

Nei fatti – si legge ancora nella lettera – da Roma non è arrivato nemmeno un euro per i servizi aggiuntivi del trasporto pubblico locale. Infatti non è ancora stato approvato il decreto attuativo per il riparto dell’anticipazione dei primi 150 milioni sui 300 milioni di risorse stanziate dallo Stato. Poi l’annuncio:” Noi amministratori non ci stiamo e siamo pronti a ricorrere contro questo decreto ingiusto, per tutelare tutte quelle attività che meritano di continuare a lavorare e tutti i cittadini lombardi che devono poter vivere in modo dignitoso”.

In apertura la foto di una recente manifestazione a Codogno

IL GIORNALE

Direttrice: Stefania Piazzo
La Nuova Padania, quotidiano online del Nord.
Hosting: Stefania Piazzo

Newsletter

Iscriviti alla nostra Newsletter!

Servizio Precedente

Speranza: curva terrificante. Per me Lombardia zona rossa. Iniziato vertice Governo-Regioni

Prossimo Servizio

Ognissanti – Visita a sorpresa di Mattarella a cimitero Castegnato (Brescia)

Ultime notizie su Lombardia

TornaSu

Don't Miss