SPECIALE SIAMO COSA LORO – 1 / C’è più nessuno che si preoccupa di liberare il Nord dalle mafie? L’inizio col soggiorno obbligato

17 Maggio 2020
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di Stefania Piazzo – La recente polemica sulla scarcerazione dei boss al 41 bis riporta alla memoria un fenomeno che ha cambiato il volto di un territorio. Parliamo del soggiorno obbligato, strumento con il quale lo Stato ha spedito nelle regioni del nord decine e decine di esponenti di spicco delle mafie.

Lo Stato con una mano reprime, con l’altra non si è capito bene cosa intenda fare. Il 3 maggio scorso, nel pieno delle polemiche, sul sito di settore penitanziaria.it, si legge che “Sul tavolo del Guardasigilli Alfonso Bonafede c’è una lista con un numero – 376 – che crea allarme. Perché nell’elenco figurano i nomi di boss del rango di Zagaria, Bonura, Iannazzo e Sudato, messi agli arresti domiciliari dai giudici per l’emergenza virus. Ma anche quelli di altri 372 oggi ex detenuti comunque legati alle cosche e operativi sul piano criminale, visto che nessuno di loro risulta essersi dissociato.

La lista è stata inviata tre giorni fa dal Dipartimento delle carceri alla commissione parlamentare Antimafia, che l’aveva espressamente richiesta, e che adesso fa capire la fretta di Bonafede nel nominare i nuovi vertici delle prigioni italiane”. La vicenda di Zagaria ha fatto da detonatore.  

Si legge ancora che “Per tutti, hanno comunque pesato le condizioni di salute precarie attestate da certificati e perizie. E il fatto che il Dap non sia riuscito ad attrezzare soluzioni alternative agli arresti domiciliari, per esempio nei centri medici penitenziari, come quelli di Roma, Viterbo, Milano. Così era stato chiesto dal tribunale di sorveglianza di Sassari per Zagaria, ma la risposta del Dap, sollecitata più volte, è arrivata solo il giorno dopo il provvedimento dei giudici che lo avevano già mandato a Brescia dalla moglie”.

Insomma, ieri c’era il soggiorno obbligato, oggi ci sono gli arresti domiciliari. In nome della legge. In nome del popolo italiano.

IL GIORNALE

Direttrice: Stefania Piazzo
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