di Gigi Cabrino – Ha fatto discutere la dichiarazione del ministro Pichetto Fratin che, provocatoriamente, riferendosi alla tragedia di Ischia, proponeva di arrestare certi sindaci.
Adesso, con maggiore calma, ritorna sul tema della valanga di Ischia in una intervista a Il Giornale.
Alcuni stralci possono ben rendere l’idea di come funzioni la burocrazia che fa disperdere milioni utilissimi per la messa in sicurezza dei territori.
“La tragedia di Ischia tocca almeno due grandi questioni: l’abusivismo e la lentezza esasperante delle procedure. Ho qui un documento del mio ministero che reputo sconvolgente: c’è scritto che il 12 novembre 2010 il governo Berlusconi assegnava alla Regione Campania 3 milioni e centomila euro “alla riduzione dell’erosione dell’erosione e di stabilizzazione dei versanti nel Comune di Casamicciola Terme”.
E continua, “dopo dodici anni non c’è nemmeno un progetto, non è che l’opera sia stata avviata, non c’è nulla di nulla.
C’erano norme così complicate da bloccare per tanto tempo la realizzazione di interventi indispensabili? C’era il timore di firmare un atto che poneva delle responsabilità? O forse c’è stata inerzia? Stiamo ricostruendo l’iter di questa storia disgraziata. Nel frattempo, ci sono stati non so più quanti governi, di diverso orientamento”.