di Gigi Cabrino – Mentre da anni le discussioni sulle macroregioni si incagliano per le ovvie ritrosie delle forze centraliste è passata sotto traccia la notizia che gli industriali, proponendo all’assemblea della Confindustria genovese un asse di cooperazione tra le industrie di Genova Milano e Torino ( il vecchio triangolo industriale) possono portare ad una macroregione nord occidentale di fatto.
“Così come un tempo si parlava di triangolo industriale, oggi possiamo immaginare un’evoluzione virtuale attraverso una interconnessione sempre maggiore fra le città e il loro territorio” ha detto Umberto Risso, presidente di Confindustria Genova all’assemblea confindustriale.
“Oggi la realtà è molto cambiata – spiega Risso – come il modo di lavorare, le tecnologie che abbiamo a disposizione e anche le caratteristiche delle tre città, con Milano, ad esempio, che oggi è meno manifatturiera e più finanziaria. Se tutte queste peculiarità potessero essere meglio e sempre più interconnesse e razionalizzate si potrebbe avere uno sviluppo maggiore in tutta l’area del Nord Ovest”.
“Il confronto di Genova con Milano e Torino “è naturale”. “Città che ovviamente hanno una propria e autonoma individualità – dice il presidente degli industriali genovesi – ma che al tempo stesso, nella dimensione di “città lunga” possono esprimere al meglio e a beneficio di un territorio più allargato i caratteri che maggiormente le distinguono, in particolare quelli che riguardano, in un caso, il campo della grande finanza e nell’altro la produzione industriale avanzata”.
Per il presidente degli industriali milanesi Soada “le battaglie non si vincono da soli ma mettendosi insieme e cercando di mettere insieme il meglio di ciascuno di noi per poter arrivare a un obiettivo”. “Il modello deve essere quello dell’allargamento continuo dei confini. Le città come Genova, Milano e Torino non devono competere fra loro ma allearsi” e sottolinea l’importanza delle infrastrutture “per essere connessi innanzitutto fra noi e poi collegarci con tutta la parte Nord dell’Europa senza dimenticare le potenzialità che possiamo sviluppare con il continente africano” .
Sulla stessa lunghezza d’onda il presidente di Confindustria Torino Marsiaj: “Come territori abbiamo relazioni storiche. E questa è un’occasione straordinaria di poter valutare gli sviluppi anche per il ridisegno delle supply chain e la globalizzazione. Credo che un rapporto più stretto di Genova con Torino possa portare risultati positivi per far crescere ancora di più le nostre economie e creare occupazione”.