Pasta, più 37% in meno di un anno. E finalmente Roma convoca una Commissione

5 Maggio 2023
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 “Attendiamo fatti. Urge una riduzione dei prezzi. Temiamo, viste le denunce ripetute fatte nei secoli, che la moral suasion serva molto a poco, anche se ovviamente speriamo di sbagliarci”. Lo afferma il presidente dell’Unione nazionale consumatori, Massimiliano Dona, commentando la convocazione della commissione al Mimit. “Fino a che la speculazione non sarà definita come una pratica scorretta, si avranno sempre le armi spuntate contro i prezzi troppo alti, salvo vi siano prove di abusi di posizioni dominanti o di intese restrittive della concorrenza”, scrive in una nota il presidente I prezzi della pasta(fresca e secca) stanno salendo ininterrottamente da giugno 2021 e da allora a marzo 2023 sono rincarati del 37% (i dati di aprile non sono ancora noti). Secondo i dati Ismea, invece, il frumento duro nazionale da aprile 2022 ad aprile 2023 è sceso del 28,3%, il frumento duro extra Ue addirittura del 34,4%. ”Le cause iniziali dei rincari, ossia i cattivi raccolti in Canada e negli Stati Uniti, sono risolte”, secondo l’Unc. Infatti se nel 2021 il Canada ha avuto una riduzione del raccolto del 53,8% rispetto al 2020, nel 2022 la produzione è salita del 79,1% rispetto al 2021.

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