La lettera della magistratura ordinaria:

9 Giugno 2023
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Gentilissimi Esponenti della Carta Stampata, Illustri Editorialisti e Commentatori del Settore Giustizia,

la riforma della Magistratura Onoraria promessa a gran voce dal partito politico Fratelli d’Italia nel corso della passata legislatura e in campagna elettorale si trova attualmente in fase di stallo nonostante vi sia una procedura di infrazione in corso da parte della Commissione Europea che dovrebbe portare all’emissione del parere motivato entro la prossima estate. Varie le ragioni dello stallo e tra queste c’è sicuramente l’insostenibilità finanziaria dell’irrealistico e disorganico prospetto di 12 punti a cui hanno dato la propria adesione morale alcune sigle rappresentative della categoria in occasione della loro convocazione al Ministero della Giustizia in data 22 febbraio u.s. alla presenza del Sottosegretario di Stato On. Andrea Delmastro Delle Vedove.

Occorrerebbe infatti un impegno di spesa di almeno 3,5 miliardi di euro (500 milioni di euro annui per gli emolumenti e la contribuzione previdenziale/assistenziale futura dei magistrati onorari+3 miliardi di euro “una tantum” per il riconoscimento dei diritti pregressi) per supportare economicamente un testo normativo che volesse rifarsi a quello assentito da alcune sigle in sede ministeriale lo scorso mese di febbraio. Si tratta in definitiva di un libro dei sogni destinato a non tradursi mai nella realtà che reca l’ulteriore inconveniente di far perdere tempo prezioso ad una categoria di precari ultraventennali che ha fame di diritti e di garanzie giuslavoristiche.

Fatta questa debita premessa abbiamo deciso di inviarvi in allegato il documento in oggetto denominato “piattaforma delle rivendicazioni della Magistratura Onoraria”, predisposto dalla Associazione A.N.T.M.O., che si propone di essere migliorativo ma soprattutto più realistico e concreto rispetto al testo “ministeriale” di febbraio, richiamando delle proposte emendative (per comodità evidenziate in neretto) che hanno il pregio di rendere più equa e maggiormente sostenibile per la finanza pubblica nazionale la risoluzione della pluriennale questione della Magistratura Onoraria, senza tralasciare la circostanza che l’elaborato in parola garantirebbe una definizione della vertenza più celere e più aderente al dettato costituzionale.


Lo sottoponiamo alla Vostra attenzione affinchè possiate dare voce autorevole alle nostre considerazioni di buonsenso, contribuendo a sensibilizzare i vertici del partito di maggioranza relativa, oggi colpevolmente latitanti dopo le rutilanti promesse elettorali. Abbiamo la consapevolezza che risponde al superiore interesse della Nazione l’esigenza di preservare l’efficienza della Giurisdizione, postulato che si declina anche tramite l’apporto di magistrati onorari più liberi e più sereni, a cui vengano attribuite le basilari tutele giuslavoristiche oggi negate dall’iniquo impianto normativo di cui auspichiamo l’immediato superamento.

Cordiali saluti.

Il Consiglio Direttivo dell’Associazione Nazionale per la Tutela dei Magistrati Onorari

Barbara Lenisa

Salvatore Ronsivalle

Alberto Pinna

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