”Un caos, un disastro senza precedenti e inaspettato”. Lo sottolinea all’Adnkronos padre Ibrahim Faltas, vicario della Custodia di Terra Santa, dopo l’attacco a Israele. ”Non c’è nulla di chiaro, – dice – è un caos, un disastro; veramente non riusciamo a capire cosa sta accadendo”. Faltas descrive una Gerusalemme spettrale: ”Davanti agli occhi immagini orribili, tutta la città è chiusa, nessuno per le strade, tutti spaventati, atterriti”. Il vicario della Custodia di Terra Santa parla di un attacco non prevedibile: ”Nessuno si aspettava una cosa del genere. Hanno voluto fare come 50 anni fa, con la guerra dello Yom Kippur” quando gli eserciti di Siria ed Egitto attaccarono Israele a sorpresa nel giorno più solenne della festività ebraica. ”Oggi come allora – dice il francescano – è la festa degli israeliani. La situazione è molto, molto grave, non è mai successo una cosa del genere. Finora sono morti 22 israeliani e ci sono quasi 500 i feriti negli ospedali”.
“L’Unione associazioni Italia Israele condanna con la massima fermezza gli attacchi portati ad Israele e chiede a tutte le forze politiche in Parlamento di prendere una posizione chiara e netta a favore dello Stato Ebraico”. Così in una nota il presidente dell’Unione delle associazione Italia IsraeleCeleste Vichi. “Il nostro Paese – scrive ancora Vichi – ormai da anni intrattiene ottime relazioni politiche, culturali, economiche che hanno visto rafforzarsi sempre di più i rapporti diplomatici e strategici tra l’Italia e lo Stato di Israele . Ci aspettiamo che questo rapporto di amicizia corrisponda in questo momento così drammatico per Israele a un segnale politico di altrettanta importanza attraverso una ferma condanna e presa di distanza dello Stato Italiano dal terrorismo di Hamas e la riconferma del diritto di Israelead esistere ed a difendersi da queste intollerabili aggressioni ai propri civili ed all’integrità del suo territorio. “Chiediamo altresì a tutte le principali Istituzioni italiane quali Regioni, Province, Comuni, che hanno adottato la definizione operativa di antisemitismo ad Ihra – concludono – ad esprimere il proprio sostegno allo Stato di Israele e riconfermare il suo diritto ad esistere, stigmatizzando l ‘ attacco subito”. “In queste ore dai minareti di Gerusalemme gli imam gridano ‘Uccidete gli ebrei’. Oggi l’antisemitismo è l’antisionismo”.
L’Egitto fa sapere di “contatti intensi” con interlocutori internazionali “influenti” per fermare l’escalation dopo l’attacco su larga scala di Hamas contro Israelee l’avvio dell’operazione israeliana ‘Spade di ferro’ contro il movimento. Il ministro degli Esteri egiziano, Sameh Shoukry, ha chiamato l’Alto rappresentante per la politica estera europea Josep Borrell riguardo “la grave escalation a livello israelo-palestinese”, ha detto un portavoce del ministero degli Esteri del Cairo.
La Caritas di Gerusalemme ha sospeso ”precauzionalmente” le sue attività a Gaza, dove è presente da decenni ,” per garantire la sicurezza degli operatori. Ha dovuto temporaneamente chiudere anche il Centro sanitario. Le équipe mediche della Caritas sono però pronte a fornire assistenza non appena le circostanze lo permetteranno”, spiega la Caritas in una nota. Nel frattempo, mentre si teme un peggioramento della situazione, da Caritas Gerusalemme arriva l’appello a ”pregare per la sicurezza e il benessere di tutte le persone coinvolte”.
Come comunica Caritas Gerusalemme si è trattato di un attacco missilistico a sorpresa di Hamas, con l’invio di decine di uomini armati nelle città intorno a Gaza. Un’operazione tra le più significative degli ultimi decenni”. Molti soldati e civili israeliani sono stati uccisi e molti altri sono stati rapiti a Gaza. L’attacco sarebbe stato motivato come risposta alla ”profanazione” da parte di Israele della moschea di al-Aqsa e all’uccisione e ferimento di centinaia di palestinesi. Attualmente, tutti i check point della Cisgiordania sono chiusi, come anche tutti i cancelli che conducono alla città vecchia di Gerusalemme”. Caritas Italiana si unisce alla preghiera, esprimendo ”solidarietà con le donne e gli uomini che più soffrono a causa della violenza e incoraggia le persone che se ne prendono cura, fa appello al dialogo, alla ragionevolezza, a proseguire il paziente lavoro quotidiano di costruzione di una pace vera e giusta”.
Il presidente dell’Autorita’ nazionale palestinese, Abu Mazen, ha presieduto una riunione d’emergenza con numerosi funzionari civili e di sicurezza dopo gli attacchi di Hamas su Israele. Come riporta l’agenzia palestinese Wafa, il presidente ha sottolineato la “necessita’ di fornire protezione ai civili e sottolineando il diritto del popolo palestinese a difendersi dal terrorismo dei coloni e delle forze di occupazione”. Abu Mazen ha poi ordinato che “venga fatto tutto il necessario per rafforzare la fermezza del popolo palestinese di fronte ai crimini commessi dall’occupazione israeliana e dalle bande di coloni”.
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