“L’immigrazione e una possibile emergenza rifugiati sono questioni su cui si stanno incentrando i nostri sforzi preparatori nella crisi tra Russia e UCRAINA“. Lo ha dichiarato una portavoce della Commissione europea al punto quotidiano con la stampa nel chiarire la posizione dell’esecutivo europeo rispetto agli effetti che un attacco militare della Russia potrebbe avere sulla popolazione di alcune regioni dell’UCRAINA. “Al momento non c’è nulla di deciso nello specifico, ma saremo pronti a qualsiasi cosa accada in quest’area e su altre”, ha continuato la portavoce.
“Il corso strategico dell’Ucraina sull’adesione alla Nato rimane invariato”: lo puntualizza, in un tweet, il ministro degli Esteri ucraino, Dmitro Kuleba, in un giorno in cui e’ affiorata la possibilita’ che l’Ucraina potrebbe rinunciare ad aderire alla Nato per scongiurare una guerra con la Russia. “E’ sancito dalla nostra Costituzione e dalla nostra strategia di politica estera nazionale, sostenuta da una crescente maggioranza di ucraini”, ricorda il ministro. “Spetta solo all’Ucraina e a trenta alleati della Nato decidere sulla questione dell’adesione”.
“Ragionevolmente nessuno ha interesse a una guerra. Poi gli incidenti possono sempre capitare, ma non li possiamo prevedere. Razionalmente Putin ci rimetterebbe l’ira di Dio da una guerra. Abbiamo già visto le tensioni che hanno gli occidentali e gli Stati Uniti, abbiamo visto l’Afghanistan. Ditemi in questo momento chi ha convenienza a una guerra. Io sono sempre stato ottimista, la situazione è tesa ma sono sereno. Oggi di più, perché le parole di un possibile compromesso si stanno ricevendo”.
Lo ha affermato l’ex presidente del Consiglio Romano Prodi, ospite di Sky TG24 Economia. “Putin sta testando fino all’ultimo la forza della democrazia con la forza dell’energia, del potere che ha. Ma capisce benissimo, essendo realista, cosa gli capita invadendo l’UCRAINA. Nascerebbero problemi per anni – ha aggiunto -. Vuole che non abbiano fatto questi ragionamenti? Questo è quello che penso. In questo momento credo che Putin abbia approfittato del momento di debolezza dell’Occidente, che si è visto anche in Afghanistan, per portare avanti il fronte, ma secondo me razionalmente non può venire uno scontro armato”.
“Papa Francesco ci è molto d’aiuto, lo ringraziamo per il sostegno e la preghiera. Non soltanto noi cattolici ma anche tutti gli ucraini sentono il sostegno e la preghiera di Papa Francesco per il nostro Paese. Questo conferma che l’UCRAINA e la situazione del nostro Paese sta a cuore all’Europa. In questo momento non ci sentiamo soli”. Lo ha detto il vescovo di Kiev-Zhytomyr, mons. Vitalii Kryvytskyi, ospite del programma ‘Il diario di Papa Francesco’ su Tv2000. “I nostri fedeli ma anche le persone che non sono cattoliche – ha aggiunto il vescovo di Kiev a Tv2000 – hanno bisogno delle nostre parole. È molto difficile trovare parole giuste in questo momento perché soltanto Dio sa cosa accadrà domani. Oggi la gente ha bisogno di essere sostenuta ma anche di ricevere parole di conforto”.
Foto di Ignat Kushanrev