Quasi cinque morti ogni due giorni, oltre 17 ogni settimana, 75 ogni mese: sono i dati che arrivano dall’ Inail sulle denunce di infortunio mortale sul lavoro arrivate nei primi sei mesi dell’anno secondo i quali nonostante il calo del 2,8% rispetto al primo semestre del 2022 sono ancora 450. A breve dovrebbero arrivare i dati sul mese di luglio ma l’ Inailcomunque ricorda che i dati sono provvisori e bisognerà attendere il consolidamento dei numeri una volta valutate le singole pratiche. Ecco in sintesi la situazione infortunistica in Italia tra gennaio e giugno: DENUNCE NEL COMPLESSO IN CALO: le denunce complessive di infortunio sono state 296.66 con un calo del 22,4% sullo stesso periodo del 2022 dovuto soprattutto al calo dei contagi da Covid in particolare nei primi mesi dell’anno. Si registra un calo del 25,9% dei casi avvenuti in occasione di lavoro, passati dai 340.784 del 2022 ai 252.675 del 2023 mentre quelli in itinere, occorsi cioè nel tragitto di andata e ritorno tra l’abitazione e il posto di lavoro, hanno fatto registrare un aumento del 6,0% (a 43.990). CASI MORTALI: Le denunce di infortunio sul lavoro con esito mortale presentate all’Istituto nei primi sei mesi di quest’anno sono state 450, 13 in meno rispetto alle 463 registrate nel periodo gennaio-giugno 2022, 88 in meno rispetto al 2021, 120 in meno rispetto al 2020 e 32 in meno rispetto al 2019. Si registra un decremento solo dei casi mortali in itinere, scesi da 121 a 104, mentre quelli avvenuti in occasione di lavoro passano da 342 a 346. Al 30 giugno di quest’anno risultano sei denunce di incidenti plurimi per un totale di 12 decessi, sei dei quali stradali. Nei primi sei mesi del 2022 gli incidenti plurimi erano stati otto per un totale di 18 decessi, tutti stradali. DENUNCE DI MALATTIA PROFESSIONALE Le denunce di malattia professionale protocollate dall’ 13 in meno rispetto alle 463 registrate nel periodo gennaio-giugno 2022, 88 in meno rispetto al 2021, 120 in meno rispetto al 2020 e 32 in meno rispetto al 2019. Si registra un decremento solo dei casi mortali in itinere, scesi da 121 a 104, mentre quelli avvenuti in occasione di lavoro passano da 342 a 346. Al 30 giugno di quest’anno risultano sei denunce di incidenti plurimi per un totale di 12 decessi, sei dei quali stradali. Nei primi sei mesi del 2022 gli incidenti plurimi erano stati otto per un totale di 18 decessi, tutti stradali. DENUNCE DI MALATTIA PROFESSIONALE Le denunce di malattia professionale protocollate dall’ 13 in meno rispetto alle 463 registrate nel periodo gennaio-giugno 2022, 88 in meno rispetto al 2021, 120 in meno rispetto al 2020 e 32 in meno rispetto al 2019. Si registra un decremento solo dei casi mortali in itinere, scesi da 121 a 104, mentre quelli avvenuti in occasione di lavoro passano da 342 a 346. Al 30 giugno di quest’anno risultano sei denunce di incidenti plurimi per un totale di 12 decessi, sei dei quali stradali. Nei primi sei mesi del 2022 gli incidenti plurimi erano stati otto per un totale di 18 decessi, tutti stradali. DENUNCE DI MALATTIA PROFESSIONALE Le denunce di malattia professionale protocollate dall’ mentre quelli avvenuti in occasione di lavoro passano da 342 a 346. Al 30 giugno di quest’anno risultano sei denunce di incidenti plurimi per un totale di 12 decessi, sei dei quali stradali. Nei primi sei mesi del 2022 gli incidenti plurimi erano stati otto per un totale di 18 decessi, tutti stradali. DENUNCE DI MALATTIA PROFESSIONALE Le denunce di malattia professionale protocollate dall’ mentre quelli avvenuti in occasione di lavoro passano da 342 a 346. Al 30 giugno di quest’anno risultano sei denunce di incidenti plurimi per un totale di 12 decessi, sei dei quali stradali. Nei primi sei mesi del 2022 gli incidenti plurimi erano stati otto per un totale di 18 decessi, tutti stradali. DENUNCE DI MALATTIA PROFESSIONALE Le denunce di malattia professionale protocollate dall’L’Inail nei primi sei mesi del 2023 sono stati 38.042, quasi settemila in più rispetto allo stesso periodo del 2022 (+22,4%). L’incremento è del 31,8% rispetto al 2021, dell’87,1% sul 2020 e del 16,8% rispetto al 2019.
Cinque morti sul lavoro ogni due giorni
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