Opinioni – Bianchini: Perché io non boccio il libro del generale

31 Agosto 2023
Lettura 3 min

di Sergio Bianchini – Considerazioni sul libro di Vannacci IL MONDO AL CONTRARIO. Un testo piacevole e facile , per niente aggressivo e sbrigativo, molto educato e argomentato. Non demonizza le tesi delle “minoranze” di cui confuta però la pretesa di preminenza e di venerazione obbligatoria.

Afferma che una comunità plurale  puo’ vivere ordinatamente solo se al suo interno esiste una parte prevalente  sul piano culturale e identitario che garantisce la stabilità all’intero sistema e perfino l’accoglienza ragionevole delle minoranze. Se esiste cioè una base concreta alla normalità cioè alle abitudini organizzative con i criteri di valutazione prevalenti.

E proprio queste abitudini e criteri prevalenti sono la base reale del famoso buonsenso che pure deve e può misurarsi anche pacificamente con le “minoranze”.

Il libro tratta 12 tematiche:

Cap. I                Il Buonsenso

Cap. II               L’ambientalismo                         

Cap. III              L’energia

Cap. IV              La   società multiculturale    

Cap. V               La sicurezza e la legittima difesa

Cap VI               La casa                                         

Cap. VII             La famiglia

Cap. VIII           La Patria

Cap. IX              Il pianeta lgbtq+

Cap. X               Le tasse

Cap. XI              La nuova città

Cap XII              L’animalismo

L’inizio del testo chiarisce bene l’approccio ed il tipo di disagio da cui nasce.

Cito: “Il Mondo al contrario” vuole infatti provocatoriamente rappresentare lo stato d’animo di tutti quelli che, come me, percepiscono negli accadimenti di tutti i giorni una dissonante e fastidiosa tendenza generale che si  discosta ampiamente da quello che percepiamo come sentire comune, come logica e razionalità. “Cosa c’è di strano? Capita a tutti, e spesso” – direte voi. Ma la circostanza anomala è rappresentata dal fatto che questo sgradevole sentimento di inadeguatezza non si limita al verificarsi di eventi specifici e circoscritti della nostra vita, a fatti risonanti per quanto limitati, ma pervade la nostra esistenza sino a farci sentire fuori posto, fuori luogo ed anche fuori tempo. Alieni che vagheggiano nel presente avendo l’impressione di non poterne modificare la quotidianità e che vivono in un ambiente governato da abitudini, leggi e principi ben diversi da quelli a cui eravamo abituati.

Il conflitto generazionale è sempre esistito, sia ben chiaro, gli usi e i costumi evolvono, cambiano, si adattano, ma quello che percepisco non è assimilabile alla normale e diversa prospettiva che sussiste tra la vecchia e la nuova leva, ma consiste in un capovolgimento totale dei valori e      delle certezze nelle quali siamo cresciuti e per le quali ci siamo impegnati assiduamente nel lavoro, nell’educazione, nella famiglia, nella società…nella vita!

Ancora più stravagante e difficile da accettare è la constatazione che, spesso, il sovvertimento di quella che la moltitudine intende come normalità è prodotto da esigue e sparute minoranze    che prevaricano il sentire comune e le opinioni dei più per  le stesse discutibili regole di inclusione e tolleranza imposte     da altre minoranze”.

In ogni singolo capitolo si sviluppa la serie ordinata e pacata di argomentazioni spesso già apparse nel consueto conflitto culturale e politico presentato nei nostri media.

L’autore inoltre non propone cambiamenti nella ossatura della nostra repubblica e nemmeno augura maledizioni a nessuno.

Il testo termina con la seguente frase:

” grazie a tutti quelli che prenderanno spunto da questi mei bislacchi pensieri e si cimenteranno 

insieme nel titanico sforzo di raddrizzarlo, questo mondo sottosopra, fissandolo bene con zeppe, 

tiranti e picchetti affinché sia molto più tenace e resistente a contrastare i continui tentativi delle 

minoranze che lo preferiscono a testa in giù.”

E’ incomprensibile il livore che alcuni esprimono contro questo libro e doppiamente  incomprensibile il provvedimento del ministro Crosetto.

Il confronto democratico e sincero è ancora un sogno in Italia. La mossa dell’autore di rendere disponibile in internet e whatsapp  gratuitamente il testo  integrale del libro azzera le accuse di un desiderio affaristico alla base della pubblicazione.

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Direttrice: Stefania Piazzo
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