“Alla riforma della Pa è attribuibile il 70% dell’effetto delle riforme strutturali atteso dal Piano nazionale di ripresa e resilienza”: lo dice il ministro Renato Brunetta in una intervista al Sole 24 Ore. “Non è più tempo per la Pubblica amministrazione delle rendite di posizione: occorrono civil servant valorizzati, motivati e ben pagati”. Brunetta nell’intervista spiega la sua idea di riforma per l’amministrazione pubblica: “Prevediamo programmi dedicati agli alti profili, corsie veloci per selezionare specialisti, un pool di esperti multidisciplinari per il supporto alle amministrazioni per l’attuazione del Piano”. Quanto al decreto sulle semplificazioni più urgenti, il primo provvedimento di accompagnamento al Pnrr, “il Governo – precisa Brunetta – interverrà sulle misure di accelerazione dei procedimenti, anche con un rafforzamento del silenzio-assenso; sulle semplificazioni ambientali; sulle criticità del 110%; sugli interventi per accelerare la transizione digitale e ridurre i tempi dei pagamenti”. E ancora: “Rilancio della class action pubblica e una legge annuale di semplificazione”.
L’ultima di Brunetta: dalla burocrazia statale arriverà il 70% del Pil legato al Recovery
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