Quanto è Sabauda l’Italia che nega l’Università di Treviso

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riceviamo e pubblichiamo da Asenblèa Veneta

di Renzo Fogliata – Il ministro Boccia, tutto sorrisi e bon ton, mostra il suo vero volto di nemico delle autonomie. Proprio lui, ministro per gli affari regionali, promuove l’impugnazione del Governo della legge della Regione del Veneto che istituisce un corso di laurea di medicina a Treviso, frutto di una collaborazione progettuale con l’Università di Padova. Del resto, non fa mistero della sua avversità persino al Titolo V della Costituzione. Ormai, dagli anni ’90, è una lunga storia di oppressione italiana di ogni forma di autonomia e progresso del Veneto. Un infinito conflitto istituzionale con la Consulta, con la sola eccezione dell’ammissione del blando referendum del 2017, che si fa braccio della repressione.

Chi legga le sue sentenze, che negano l’esistenza stessa del popolo veneto e di ogni suo diritto elementare, non può che sobbalzare sulla sedia e riconoscervi la vecchia Italia sabauda, autoritaria e centralista. Il lessico utilizzatovi eleva la Costituzione (anzi, una sua interpretazione liberticida) a Vangelo, a Verità rivelata. Dedico la bocciatura dell’Università e di tutte le leggi della Regione Veneto che dagli anni ’90 ad oggi propongono un sacrosanto afflato di autonomia del Veneto, che fu Stato europeo, a tutti i veneti che si ammassano per vedere quattro aerei che sparano fumi colorati o che espongono tricolori alle finestre.

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