di Roberto Gremmo – Con un abile diversivo la politica italiana cerca di nascondere il suo fallimento decretato dal dilagare dell’astensionismo e con la complicità di mass media zerbini punta i fari sulla vicenda assolutamente marginale se non addirittura nebbiosa del quasi martire anarchico pronto ad immolarsi.
Il ghandiano che colpiva a mano armata sarebbe stato addirittura paragonato da qualcuno a un vero martire come l’irlandese Bobby Sands che sacrifico’ davvero la propria vita per protestare “in corpore vili” contro le brutalità dell’imperialismo britannico.
Rispetto al digiunatore de noartri e’ tutta un’altra storia; quella italiana e’ mediatica, quella di Sands la tragedia di un popolo.
Eppure, mentre ore e ore di trasmissioni spingono al piagnucoloso sostegno al quasi immolato sedicente libertario, proprio un limpido ed eroico militante come Sands in un neanche troppo lontano passato e’ stato umiliato dai rappresentanti ufficiali del governo italiano.
Mi riferisco ad un episodio del 2017 quando il coraggioso Comune di Biassono che già aveva intitolato una via alla Catalogna comunicava alle autorità governative di voler dedicare una nuova strada proprio a Sands.
Senza perder tempo, il Prefetto di Monza dava parere negativo, appellandosi ad un’analoga opinione contraria espressa dalla “Società Storica Lombarda”, istituzione certamente benemerita ma che con la lotta di liberazione irlandese non aveva molto a che fare.
Stupito e sconsolato per il diniego, l’allora vicesindaco Alessio Anghileri poteva soltanto replicare non solo che l’uomo immolatosi per la libertà meritava ben più d’una strada ma che in Italia non mancano carrozzabili intitolate a personaggi controversi, prime fra tutte quelle dedicate al braccio di destra di Stalin Togliatti; al caporedattore della “Difesa della razza” Almirante o al risorgimentale Mazzini per non dire quelle che esaltano il conquistatore del Regno del Sud in camicia rossa.
Il problema è sempre quello: la grancassa del politicamente corretto impone i suoi miti e la gran massa dei teledipendenti piange e si dispera per i falsi eroi. Decretando l’ostracismo per quelli veri. Come Sands.