Caso Donzelli, prima puntata

22 Febbraio 2023
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La dichiarazione più forte, nel giorno in cui il “gran giurì d’onore” si riuniva alla Camera per iniziare l’audizione dei deputati coinvolti nella vicenda Donzelli-Delmastro, alla fine l’ha rilasciata proprio il deputato di Fratelli d’Italia nei minuti in cui la commissione avviava la seduta nella biblioteca del presidente: “Come sempre sono fiducioso nelle istituzioni – ha detto Donzelli -, non commento per non alzare i toni, ma sicuramente ad oggi rifarei quello che ho fatto”.Dopo questo avvio, e per tutto il resto della giornata, bocche cucite. Come da programma, davanti al gran giurì istituito per valutare profili di “lesa onorabilità” a seguito delle dichiarazioni rese in Aula dal deputato di Fratelli d’Italia Giovanni Donzelli, relativamente alla visita di un gruppo di parlamentari dem al detenuto anarchico Alfredo Cospito nel carcere di Sassari, dov’era rinchiuso in regime di 41 bis, sono sfilati la capogruppo del Pd alla Camera, Debora Serracchiani, i colleghi di partito Silvio Lai e Andrea Orlando, e il deputato di Fratelli d’Italia Giovanni Donzelli. A loro si è aggiunto il senatore dem Walter Verini, componente della delegazione che incontrò Cospito in Sardegna, che ha chiesto alla commissione di essere ascoltato.”Mi aspetto che si faccia luce su una dichiarazione che ha portato a questo giurì, che evidentemente ha qualcosa da verificare”, il laconico commento della capogruppo del Pd, Debora Serracchiani, conclusa la sua audizione. Va oltre l’ ex ministro della Giustizia, Andrea Orlando, per il quale “se andare a fare una visita in carcere fosse la causa di una lesione dell’onorabilità dei parlamentari, e mi auguro che questo non avvenga, in qualche modo sarebbe un vulnus ad un istituto stesso che nel corso degli anni ha portato a risultati positivi, perché il prossimo a cui venisse in mente di fare una visita ci penserebbe due volte, qualunque sia la situazione. pratica, che è una molla che ha costituito nel corso degli anni uno stimolo a migliorare la situazione degli istituti di pena”.

Nel pomeriggio è stata poi la volta del deputato di Fratelli d’Italia, Giovanni Donzelli, rimasto circa un’ora davanti al giurì. Conclusa l’audizione, a differenza della mattina, Meloni non ha voluto rilasciare dichiarazioni nel merito, ribadendo “la piena fiducia che la maggioranza” nutre nei confronti del ministro della Giustizia, Carlo Nordio. Adesso il giurì, presieduto dal deputato del Movimento 5 stelle Sergio Costa, e composto dai parlamentari Fabrizio Cecchetti, Annarita Patriarca, Roberto Giachetti e Alessandro Colucci, dovrà sbobinare gli interventi degli auditi, su cui il presidente ha posto il segreto, quindi valuterà una possibile nuova tornata di ascolto, prima di stendere la relazione che dovrà essere presentata all’Aula entro il 10 marzo .

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