di Luigi Basso – Spesso e volentieri si sente da più parti invocare il Governo dei Tecnici, degli Scienziati, dei Sapienti, come soluzione ai problemi delle società contemporanee.
Nonostante i precedenti dei Governi Tecnici italici siano stati disastrosi, tale lampante constatazione non fa minimamente deflettere o arretrare gli alfieri della Scienza al Potere.
Tuttavia i precedenti sono stati catastrofici non per colpa degli interpreti, ma per un motivo ben preciso.
In altre parole, non è che sostituendo un Mario con un altro Mario avremo un risultato diverso.
Perché?
Semplice, perché i Tecnici sanno tutto del loro settore, sono esperti di un ramo specifico, ma quello che serve per guidare una comunità di persone è capacità di fare una sintesi di moltissime discipline, dall’economia alla storia, passando per la sociologia e la statistica.
Insomma, i Tecnici, proprio perché troppo mono settoriali e iper specializzati, saranno portati inevitabilmente e sempre a privilegiare il campo del loro studio sacrificando tutti gli altri rami della società.
E questo è quello che è avvenuto con gli economisti al Governo, per i quali i disoccupati o gli imprenditori suicidi erano solo numeri in una tabella.
Di recente, lo si è visto con le scelte del Governo per contrastare l’epidemia di Covid19: la Politica ha abdicato a favore della virologia e i medici hanno sacrificato interi comparti dell’economia senza curarsi delle conseguenze sociali.
Errare hunanum est, perseverare….
Photo by Marco Oriolesi