di Stefania Piazzo – Segnali di radicalizzazione alle primarie di medio termine negli Usa. Tra i repubblicani stanno prevalendo nella corsa elettorale, anche se non nettamente, i candidati di Trump rispetto ai repubblicani storici. Tra i democratici stanno prevalendo i candidati di sinistra. I due estremi degli schieramenti si potrebbero giocare la partita?
Se la tendenza fosse confermata, si avrebbe una spaccatura nell’elettorato. Ma è solo un fenomeno americano o potrebbe contagiare anche il vecchio continente? In Francia forse abbiamo avuto un piccolo assaggio, con tanti voti sbilanciati molto a destra e molto a sinistra, e con un Melanchon andato vicinissimo al ballottaggio, fuori davvero per poco.
E’ pur vero che in Italia la sinistra estrema non esiste, così come l’estrema destra, ma in un contesto di crisi e disaffezione alla politica, basterebbe un personaggio di media caratura per radicalizzare lo scontro politico. Come mai nel nostro Paese non sentiamo né leggiamo analisi politiche su quanto si sta già verificando?
Negli Usa intanto lo scontro continua. Come riferisce l’agenzia Nova, il governatore uscente della Georgia, Brian Kemp, ha sconfitto il senatore David Perdue alle primarie del partito repubblicano che si sono tenute il 24 maggio. “La riconferma di Kemp rappresenta una sconfitta di alto profilo per l’ex presidente Usa Donald Trump, che aveva deciso di sostenere la candidatura di Perdue in contrapposizione alla maggior parte dell’establishment del Partito repubblicano”.