di Stefania Piazzo – Certo è buffo che si debba ribadire un concetto, e cioè la non intenzione di proporsi come alternativa a Matteo Salvini. Perché Zaia, di fatto, lo è già. Lo è nei modi, nei tempi, nei fatti, nella gestione del ruolo di governo, nel profilo istituzionale. In una lunga intervista a La Stampa, il governatore veneto dice”Nessuna scalata al partito, Salvini stia tranquillo”. ”Lo dico chiaro e tondo, così tranquillizzo tutti: non voglio dare la scalata né al mio partito né a Palazzo Chigi”.
Certo, ogni cosa ha i suoi tempi. Ma non c’è storia. Da una parte c’è il populismo, dall’altra c’è il doroteismo che governa da decenni il paese. La riprova viene da come Zaia si pone davanti al Mes, ad esempio. Non dice no, ma solo che non lo ha ancora ben capito come funziona. Un equilibrismo che piace. Perché non pone barricate ma incalza con pragmatismo. Alla fine della fiera, sono sempre schei.
hoto by Ricardo Gomez Angel