Ipotesi “Condizionamenti mafiosi” – Decaro e la commissione ministeriale: “Un atto di guerra” per arrivare a sciogliere il Consiglio comunale

21 Marzo 2024
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Il sindaco di Bari, e presidente nazionale Anci, Antonio Decaro, è amareggiato. Alle insinuazioni del centrodestra, alla decisione del ministro di nominare una commissione per valutare l’esistenza o meno di condizionamenti mafiosi al Comune di Bari, ha reagito mostrando in una affollata conferenza stampa gli articoli che raccontano la lotta alla mafia condotta dalla sua amministrazione. “Io — ha spiegato a “Repubblica”– ho paura per me e per la mia famiglia, pero’ un sindaco non si puo’ girare dall’altro lato”. Decaro ha detto che ‘il suo e’ atto di legittima difesa’. E che la nomina della commissione di accesso agli atti e’ stato ‘un atto di guerra’. Parole molto forti. “Mi sono inquietato quando ho visto una fotografia di un gruppo di parlamentari del centrodestra che entrano nella stanza del ministro dell’Interno. Tra loro c’erano anche due viceministri che entrano appunto nella stanza di un ministro del loro stesso governo. Di questo incontro fanno una foto e in conferenza stampa chiedono di nominare una commissione di accesso che possa valutare l’ipotesi di scioglimento del Consiglio comunale”. 

 “Inizialmente – aggiunge – ho pensato fosse una forte sgrammaticatura istituzionale, ma ho pensato anche fosse un modo del centrodestra di mettere le mani avanti dal momento che la consigliera arrestata e’ stata eletta nel 2019 proprio con quello schieramento”. E invece: “Poi ho visto una escalation di dichiarazioni, richieste abnormi rispetto a quello che era accaduto e rispetto alle dichiarazioni dello stesso procuratore capo di Bari Roberto Rossi che in conferenza stampa, il giorno dell’operazione, aveva dichiarato che si trattava comunque di un caso circoscritto, ricordando il lavoro fatto dalla mia amministrazione nella lotta alla mafia. Io tendo a fidarmi delle istituzioni, sono un sindaco, il presidente dell’Anci che in questi anni ha rappresentato i sindaci di tutti i Comuni, non ho mai mancato di rispetto a un ministro”. 

 “Ma in questo caso – rileva Decaro – e’ la fretta che mi ha inquietato, la fretta con la quale ad esempio dovevo consegnare le carte in Prefettura, in un momento particolare, perche’ siamo in piena campagna Dobbiamo combattere il trasformismo, specie al Sud. Ho invitato a denunciare il voto di scambio elettorale dove peraltro non sono io il candidato”. Il sindaco in conferenza stampa ha puntato l’indice contro il trasformismo: “Il problema vero in questa citta’ e in altre citta’, soprattutto nel Sud del nostro paese, e’ il trasformismo. Dobbiamo combattere il trasformismo: quelle due persone che sono state arrestate sono entrate in maggioranza. E questo non lo dobbiamo permettere piu'”, conclude Decaro.

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