“Prendere parte e’ necessario. Non puo’ esserci equidistanza e neutralita’, perche’ in campo in questa guerra si fronteggiano l’aggressore Putin e gli aggrediti, il popolo ucraino. E la pace si difende anche inviando armi agli ucraini”. Lo afferma Sergio Cofferati, ex segretario della Cgil, intervistato da Repubblica, dopo le polemiche sulla manifestazione di sabato. Cofferati, che parla di “resistenza ucraina”, spiega che “la pace quando viene messa in discussione, va conquistata. Bisogna fermare l’invasore. In Ucraina c’e’ una invasione violenta, distruttiva di una popolazione inerme. Percio’ bisogna utilizzare tutti gli strumenti che la situazione sollecita: azione diplomatica, sanzioni di carattere economico e finanziario contro l’invasore. Dobbiamo aiutare gli aggrediti in ogni modo, con gli strumenti di carattere politico e militare”. Per Cofferati “l’importante e’ che l’azione dentro le istituzioni italiane e europee sia coerente ed efficace. Verra’ poi il tempo di una riflessione”.

Cofferati, la pace si difende fronteggiando l’aggressore
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