Regione Lombardia, un’altra bella figura. Malpensa: 1085 tamponi su 4mila arrivi da Paesi a rischio

21 Agosto 2020
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“La Regione Lombardia, con giorni di ritardo, avvia un servizio che risulta essere pesante, insufficiente e inadeguato negli aeroporti lombardi. In primo luogo, nonostante un ritardo di una settimana rispetto alle altre regioni (perdendo così il traffico di rientro di Ferragosto), si aprono solo alcune delle postazioni per i controlli dei passeggeri e solo a Malpensa (non ad Orio al Serio e non a Linate)”. Lo afferma in una nota Pietro Bussolati, consigliere regionale della Lombardia e membro della segreteria nazionale del PD. “Inoltre la regione ha avuto la scellerata idea di testare solo i residenti lombardi, come testimoniato dal materiale affisso in aeroporto e come raccolto dalle testimonianze dei passeggeri”, aggiunge Bussolati, rilevando che “il servizio sanitario e’ nazionale ed e’ inaccettabile e rende pericoloso per la Lombardia e per l’Italia l’assenza di test che dovrebbero riguardare tutti gli Italiani”.

“Infine, mentre nel Lazio i risultati del tampone antigienico arrivano subito poi verificati dal molecolare, qui si deve fare il tampone ma non si ha riscontro se non dopo almeno un giorno. Creando una situazione di pericolo per i cittadini lombardi e italiani. Per l’ennesima volta, siamo di fronte a una amministrazione regionale inadeguata e pasticciona”, conclude Bussolati.

A Malpensa, questi sono i primi dati, come riporta il Corriere: “… la chance del tampone in aeroporto non è per tutti: solo ieri erano più di 4 mila gli arrivi dai Paesi a rischio, a fronte di una capacità di analisi sul posto che può raggiungere al massimo 1.800 persone”.

E si legge anche che:

Ieri a Malpensa più di un passeggero ha scoperto di non essere «tra le priorità» solo dopo essersi messo in fila. La 24enne bolognese di ritorno da Rodi col fidanzato Samuel sbotta: «Ci siamo registrati nel portale senza problemi. Ora ci dicono che non possiamo fare il tampone. Tocca tornare a casa e aspettare per l’appuntamento. E se nel frattempo contagiamo amici e familiari?». Rimandati ai servizi di competenza territoriale anche alcuni piemontesi. Gaetano e Belen Brunetti, del Torinese, pur con la prenotazione nella propria Asl sarebbero stati «molto contenti di poter fare il test in aeroporto».

E Orio al Serio? Solo per chi ha fissato un appuntamento. Benvenuti in Lombardia!

IL GIORNALE

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