Le associazioni diffidano il Tar. Nuovo ricorso per salvare i 140 animali della Sfattoria. “Asl Roma1 si fermi”. Sdegno anche in tutti i partiti, appello della politica contro abbattimento

12 Agosto 2022
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 “Senza neanche entrare nel merito, Il Tar Lazio ha rigettato l’istanza di sospensiva dei titolari della Sfattoria degli ultimi, che lunedi’ si sono visti notificare un provvedimento dell’Asl Roma1 che dispone l’abbattimento dei maiali e dei cinghiali, ospitati nella struttura di via Arcore a Roma: in tutto circa 140 animali”. Lo scrivono le associazioni Enpa, Leidaa, Lndc e Oipa. ” Il giudice monocratico non ha preso in esame le ragioni avanzate dai titolari e dalle associazioni animaliste intervenute ad adiuvandum (Enpa, Leal, Leidaa, Lndc e Oipa), ma ha respinto l’istanza non ravvisando, allo stato degli atti, un ‘caso di eccezionale gravita’ e urgenza, tale da non consentire neppure la previa notificazione del ricorso e la domanda di misure cautelari provvisorie con decreto presidenziale’. Non ci sarebbero, insomma, i presupposti per l’urgenza. A questo punto i ricorrenti trasformeranno l’istanza in ricorso ordinario con richiesta di sospensiva. I tempi per la discussione dovrebbero comunque essere brevi”. “La motivazione addotta per respingere l’istanza – commentano le associazioni Enpa, Leidaa, Lndc e Oipa – e’ a dir poco sorprendente: non c’e’ urgenza quand’e’ in ballo la vita di 140 animali? L’urgenza c’e’ e ci sono le motivazioni per annullare il provvedimento che dispone gli abbattimenti. Solo che queste ragioni devono essere esaminate: e’ quanto chiederemo nel nuovo ricorso. Nel frattempo, cioe’ finche’ non si entrera’ nel merito, diffidiamo l’Asl Roma 1 dal procedere agli abbattimenti”.

 Non vogliamo “un inutile massacro di animali”. Lo dichiara in una nota la consigliera di Fratelli d’Italia al Municipio Roma I, Daniela Gallo in seguito all’ordinanza di abbattimento del Commissario straordinario alla peste suina indirizzata agli oltre 130 tra maiali e cinghiali ospiti dell’ associazione La Sfattoria degli Ultimi che salva e cura – si legge nella nota – gli animali maltrattati e recuperati per le strade di Roma. Si tratta – prosegue la nota – di un’ordinanza prevista dalle misure per il contrasto alla peste suina e la sede dell’associazione ricade proprio all’interno di una zona rossa individuata, da qui la necessita’ di sopprimere gli animali. “Come hanno spiegato i responsabili dell’associazione, tutti gli animali sono microcippati, sani e regolarmente vaccinati, per questo e’ stato inoltrato un ricorso al Tar ed in attesa vogliamo che si istituisca un tavolo di confronto e operativo tra le varie istituzioni coinvolte e le associazioni a difesa della vita di queste creature, per risolvere in maniera ‘umana’ questa incresciosa vicenda – spiega Gallo nella nota -. Come Fratelli d’Italia siamo disponibili e pronti a supportare questa battaglia di civilta’ a difesa degli animali attraverso proposte concrete e realizzabili”.

“I maiali e i cinghiali della ‘Sfattoria degli ultimi’ devono essere salvati, e su questo non si deve arretrare di un millimetro. Come consigliere del Movimento 5 stelle ho inviato una nota protocollata al commissario per la peste suina, Angelo Ferrari, a Nicola Zingaretti e al direttore dell’Asl Roma 1″. Cosi’ in una nota Daniele Diaco, consigliere capitolino M5s e vicepresidente della commissione Ambiente. “Nero su bianco, ho ribadito che l’abbattimento di questi ungulati e’ immotivato, stanti le misure di sicurezza adottate nel ricovero e l’assenza di una destinazione alimentare per gli animali – aggiunge Diaco -. Con le parole e con i fatti, sono vicino ai gestori della Sfattoria, ai volontari e agli attivisti che insieme stanno facendo pressione per fermare questo eccidio senza senso”.

 “È purtroppo arrivato il provvedimento della Asl Roma 1 che ordina l’abbattimento di circa 130 maiali e cinghiali della SFATTORIA degli Ultimi. Stiamo parlando di animali di affezione microchippati – non di allevamento – e in ogni caso sani. Saranno abbattuti perché si trovano all’interno della zona rossa identificata per contenere l’aumento dei casi di peste suina. Una situazione grave, che deve essere risolta”. Così dichiarano Eleonora Evi, eurodeputata e co-portavoce di Europa Verde – Verdi, Elisa Siracusa, deputata di Europa Verde – Verdi e Marco Cacciatore, consigliere regionale di Europa Verde – Verdi. “È assurdo – commenta l’eurodeputata e co-portavoce del partito verde Eleonora Evi – che 130 suini sani, liberi e amati possano ricevere una condanna a morte, pur non essendo “capi” da allevare, da “movimentare” – un linguaggio orribile per definire esseri viventi – e da uccidere per diventare cibo. Per questa ragione, ieri pomeriggio mi sono recata alla SFATTORIA degli Ultimi. Dobbiamo impedire che gli animali vengano abbattuti”. “Al momento – continua Elisa Saragusa, deputata di Europa Verde – Verdi – stiamo scrivendo una lettera al Ministro Speranza, al Presidente Zingaretti e all’Assessore D’Amato affinché si possano adoperare per salvare i suini e i cinghiali della SFATTORIA degli Ultimi. Serve un intervento deciso e rapido delle Istituzioni”. Una “scelta assurda” anche per Marco Cacciatore, consigliere regionale del partito ecologista, che prosegue: “Ora è necessario convocare un tavolo tecnico di confronto con l’Asl Roma 1, con la Direzione Sanità Animale, con la Regione, con il Commissario e con le associazioni animaliste per dissipare le controversie, a partire dall’ordinanza che impone un limite di detenzione a due animali per affezione, che sta mettendo a rischio tutti gli animali”. “Auspichiamo – concludono gli esponenti di Europa Verde Evi, Siragusa e Cacciatore – che il nostro appello venga ascoltato: gli animali della SFATTORIA degli Ultimi devono essere salvati”.

Silvana Giannuzzi, senatrice del gruppo parlamentare “Costituzione, ambiente e lavoro” (Cal) ha presentato questa mattina una interrogazione al Ministro della Salute Speranza per chiedere un intervento urgente sulla “Sfattoria” a cui e’ stata notificata qualche giorno fa un’ordinanza da parte dell’Asl Roma 1 con cui si dispone l’abbattimento di tutti gli animali presenti nella struttura compresi cuccioli di due settimane. Per la parlamentare si tratta di un “ingiustificato abbattimento” in quanto “questi animali non sono destinati al consumo alimentare, pertanto, non rappresentano in alcun modo un pericolo per la salute umana”. La “Sfattoria” ha accolto nel tempo suini e cinghiali, sottratti a maltrattamenti o raccolti per strada, vaccinati e microchippati, “un modello virtuoso di coabitazione tra uomo e specie animale, finalizzato allo sviluppo della socialita’” aggiunge la senatrice. 

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