Gentile redazione, vorrei portare a vostra conoscenza, anche a nome di tutti gli altri pensionandi, di quanto sta accadendo a chi ha aderito alla “Pensione Anticipata Flessibile” chiamata anche quota 103.
Noi ex lavoratori che abbiamo raggiunto i requisiti a dicembre 2022 per aderire a quota 103 non abbiamo avuto la possibilità di fare domanda prima di Febbraio 2023 poiché non era possibile in quanto mancavano i decreti attuativi. (E già qui….).
Ad oggi tutte le domande risultano in Elaborazione o Giacenti; alle richieste tramite info o reclami, l’Inps risponde che non ci sono ancora le procedure per la lavorazione delle domande e, cosa assurda, non è pronto il software per elaborare i conteggi.
Come me, tanti altri, una volta raggiunti i requisiti, abbiamo lasciato con almeno 41 anni il lavoro il 31/12/2022. Da allora siamo senza stipendio e senza pensione.
Dopo i tre mesi di finestra, ad Aprile e Maggio non è stato accreditato nessun rateo di pensione.
Tutti questi ritardi si ripercuotono anche sulla presentazione del 730 per mancanza del sostituto d’imposta, sulla domanda per il ritiro dei fondi pensionistici e sulla richiesta del TFR. Tra l’altro nel mio caso fermo dal 1998 e per ottenerlo bisogna attendere 24/27 mesi dal primo cedolino pensione. Nel caso volessi ritirarlo prima per necessità (visto anche il periodo che stiamo attraversando) sarei costretto a pagare una quota d’interesse su qualcosa che dovrebbe essere già mio. La considero una vera e propria assurdità.Come gruppo Facebook, in autonomia stiamo scrivendo a destra e a manca ed è sconfortante il totale silenzio a riguardo.
Confido in un vostro interessamento e rendere pubblica questa situazione che, non potendo prevedere i tempi per la definizione delle procedure e la mancanza di un interlocutore di riferimento, ci sta mettendo in ansia. Non vorremmo fare la fine degli esodati di recente memoria.
In attesa di un riscontro invio i miei più’ distinti saluti.
Marcaccini Francesco