“Confidiamo nel ministero delle imprese e nelle autorità di garanzia che possiamo mettere nei decreti attuativi di Salvini, quel necessario buon senso ed equilibrio ad oggi inesistente. Se così non sarà ci vedremo costretti ad impugnarli tutti al Tar”.
Così Francesco Artusa, presidente di ‘Sistema Trasporti’, associazione per il trasporto privato di Ncc e bus turistici. “Al ministero dei trasporti sono rimasti sordi perfino ai richiami della Consulta e del Tar Lazio. Del resto, proprio le corti hanno ribadito come la legge che regola taxi ed ncc sembra fatta allo scopo di favorire i primi sulla pelle dei secondi – aggiunge – Siamo però certi che l’opinione pubblica non si farà abbindolare dalle veline ministeriali che stanno diffondendo alcuni media senza le opportune verifiche..
E’ una norma varata nel 2018 da Lega e 5stelle e non nel 2011. Gli Ncc è improbabile che siano 11 mila, ma nessuno sa quanti siano proprio perché in 5 anni non sono riusciti a fare un file condiviso chiamato ‘registro elettronico’ – aggiunge -.Non c’è e non ci sarà nessuna apertura di mercato, ma il tentativo di affossare definitivamente l’unica concorrenza al taxi e l’unica possibilità di evitare alle persone le code infinite in attesa dei taxi. Nulla di nuovo, condoni e favori ai tassisti sono un classico delle campagne elettorali”.
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