Ultimo colpo di grazia alla sanità col taglio delle pensioni. Medici ad un passo dallo sciopero

6 Novembre 2023
Lettura 1 min

di Gigi Cabrino – Le associazioni sindacali dei medici sono ormai prossime alla proclamazione dello sciopero.
“Siamo stati più volte sul punto di scioperare e per senso etico non lo abbiamo fatto, questa volta non ci tiriamo indietro”; sono le parole di Pierino Di Silverio, segretario nazionale del sindacato di medici e dirigenti sanitari Anaao Assomed rilasciate ad AGI.
Ai rilievi di legittimità di uno sciopero di chi si occupa di un servizio tanto importante Di Silverio replica : “come da normativa nazionale. Vengono salvaguardati solo i contingenti minimi, quindi tutto ciò che è urgenza. In questo modo le liste d’attesa cresceranno ulteriormente, ma i cittadini devono capire che non è colpa nostra, ci hanno portato a questo”.
La motivazione fondamentale è “una finanziaria che non risponde, né economicamente né legislativamente, alle esigenze di un sistema vicino al collasso. Non contiene quel coraggio che chiedevamo a un governo che ha speso parole encomiabili verso il settore”.


“Avevamo chiesto un aumento economico extra-contrattuale – spiega ancora all’AGI -, ci hanno dato uno stanziamento che inizialmente doveva essere solo per noi e, invece, è stato destinato a tutto il comparto compresi i convenzionati, diventando così al di sotto del tasso inflattivo. Avevamo chiesto una norma per abolire il tetto di spesa al personale, una detassazione o un aumento di indennità di specificità o di parte dello stipendio, si è risposto detassando il lavoro notturno per baristi e camerieri. Avevamo chiesto più investimenti per la sanità pubblica, hanno risposto dando 600 milioni alla sanità privata per combattere le liste d’attesa”.
Di Silverio spiega che  “Il colpo di grazia è arrivato con il taglio alle pensioni, che è una vera e propria mannaia, un attentato al diritto acquisito, io lo chiamo ‘articolo killer'”. Sulla questione, però, il sottosegretario al Lavoro Claudio Durigon ha annunciato che si sta lavorando per correggere la norma con un maxi-emendamento.


“Attendiamo, non basterà solo l’annuncio sull’emendamento. Ci aspettiamo non solo che venga ritirato l’articolo sul taglio alle pensioni, certo, ma anche che ci sia un segnale in questa finanziaria con ulteriori investimenti. Si è inficiato un rapporto di fiducia, ora ci aspettiamo che alle parole seguano i fatti”. “Mentre chiediamo di rendere più appetibile la professione, vista la voragine che conta solo quest’anno 4mila medici che fuggono dal sistema sanitario nazionale, il taglio delle pensioni colpisce chi ha scelto di restare. In pratica, colpiscono la professione prima, durante e dopo. Voglio sapere chi curerà le persone”.
In conclusione per Di Silverio non ci sono tante alternative.
“Il tempo è scaduto noi non ci fermiamo né basterà un maxi emendamento per risolvere il problema e per farci recedere dallo sciopero. Vogliamo più investimenti”.

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