di Riccardo Rocchesso – L’arrivo di una corrente fredda e secca faciliterebbe e di molto il contagio del Coronovirus, infatti in uno studio realizzato in Cina, nei primi di marzo che si chiama “High Temperature and High Humidity Reduce the Transmission of COVID-19 ” l’aria calda e umida aiutano moltissimo per limitare e ridurre il contagio.
Secondo altri studi il Coronavirus, in presenza di inquinamento, viene trasmesso più facilmente, infatti ci sono stati molti articoli nei giorni scorsi che parlavano della correlazione con l’aria pesante, Il virus utilizzerebbe la nanoparticella delle polveri come vettore che ne aumenterebbe la diffusione.
Un ritorno all’utilizzo del riscaldamento nelle case impatterebbe in maniera decisamente negativa da questo punto di vista.
Altro enorme problema: i danni all’agricoltura.
Dopo settimane di caldo e clima mite, in un momento in cui l’agricoltura della pianura padana avrebbe bisogno solo di acqua essendo l’inizio della primavera, arriva una corrente secca e gelida, che potrebbe fare grossissimi danni all’economia agricola.
Pochi anni fa nelle Borgogna in Francia, i produttori di vino, per una gelata similare dopo settimane di caldo anomalo, hanno dovuto bruciare il petrolio sui campi per salvare e scaldare le viti, perdendo l’annata e perdendo migliaia di milioni di euro per i danni.
Questo freddo inusuale allo sbocco potrebbe allungare l’emergenza.
Non è decisamente una buona notizia.
Fonti: 3bMeteo