In media meno del 5% della perdita subita: questo riceveranno le imprese del commercio e del turismo dal decreto Sostegni: il dato emerge da una simulazione di Confesercenti sulla base di quanto previsto dal provvedimento. Si sono ipotizzate un perdita del 30% e una del 60% e due fatturati per ciascuna fascia di beneficio stabilita dal decreto. Nel caso della prima fascia (100mila euro di fatturato con il 60% di contributo) si va dal 7% di copertura della perdita al 5%. Nella seconda fascia (fatturato dal 100mila a 400mila con il 50% di contributo) il beneficio e’ del 4,2%. Nelle fasce superiori il beneficio si abbassa ulteriormente. Poiche’ gran parte delle aziende del commercio e del turismo si trova nelle prime due fasce, il beneficio medio e’ inferiore al 5%. “Purtroppo – dice Giancarlo Banchieri, presidente di Confesercenti – eravamo stati buoni profeti ad anticipare questa situazione: i numeri sono impietosi e configurano l’ennesimo provvedimento incapace di venire incontro alle esigenze di imprese ormai allo stremo. Le poche migliaia di euro che ognuna di loro ricevera’ basteranno a malapena a pagare una mensilita’ di affitto o a far fronte a qualche bolletta. Eppure qualche risorsa in piu’ si sarebbe potuta trovare abolendo provvedimenti come il cashback o la lotteria dello scontrino. A questo si aggiunga che l’emergenza non e’ finita: il provvedimento lascia fuori il 2021, nonostante le nostre aziende continuino a essere chiuse e non si veda all’orizzonte alcun serio piano per la riapertura. L’auspicato cambio di passo non c’e’ stato e si continua con la linea delle ridicole mancette: ma a forza di mancette le aziende muoiono”.
Presi solo per i fondelli. Ristori Conte-Draghi? Meno del 5% delle perdite
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