Lo Stato congela ancora la riscossione delle vincite al Lotto da prima del Covid. Quando i “fortunati” avranno i loro soldi?

5 Maggio 2020
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di Cassandra – Che i conti pubblici siano in rosso si sa, ma è anche vero che dal monopolio dei giochi lo Stato non incassi poche monete. E’ di certo di più quel che incamera rispetto a quanto riscuotono i vincitori. O meglio, quanto riscuotevano! Eh sì, perché si apprende in una nota diffusa da Agipro, azienzia di stampa su giochi e scommesse, Lotto e Superenalotto vedono ancora in stand by le vincite non riscosse, mentre restano bloccati i termini di scadenza.

Oggi intanto riprendono le estrazioni, dopo uno stop di 45 giorni, ma, si legge nella nota, “uno dei temi che sta sollevando i dubbi e le richieste di chiarimento da parte dei giocatori è quello delle vincite relative alle estrazioni precedenti al blocco e non ancora riscosse”.

Vero è che i pagamenti sono stati sospesi fino al termine dell’emergenza, e che, condizionale. come ancora si legge, “sarebbero stati interrotti anche i 60 giorni (per il Lotto) o i 90 giorni (per il Superenalotto), entro i quali in tempi normali vanno incassate le vincite”. Ma il punto è: “Dunque, quando si potrà richiedere il saldo delle vincite non riscosse? E fino a quando? I Monopoli, spiega Agipronews, nella loro comunicazione ai concessionari spiegavano che avrebbero comunicato il riavvio dei termini alla fine dell’emergenza coronavirus. Il che, a oggi, non è ancora avvenuto”.

«Attendiamo le indicazioni dei concessionari – ha detto ad Agipronews Giorgio Pastorino, presidente Sts-Fit – Per quanto ci riguarda avremmo pagato le vincite anche nel periodo di chiusura e siamo pronti a farlo adesso». 

Eh niente, quando è lo Stato ad essere debitore, è sempre un’altra storia.

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