Italia fuori dalla Via della Seta

6 Dicembre 2023
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Dopo i dubbi espressi a più riprese dal governo e dalla premier Giorgia Meloni in particolare, l’Italia esce dalla ‘Belt and road interview’, meglio nota come ‘Nuova Via della Seta’, l’ambizioso progetto lanciato ufficialmente dal presidente cinese, Xi Jinping, nel 2013 a cui Roma aveva aderito nel 2019, con il relativo memorandum d’intesa firmato dall’allora presidente del Consiglio Giuseppe Conte e da Xi a Villa Madama. E’ stato il ministero degli Esteri a comunicare, nei giorni scorsi, all’ambasciata cinese l’intenzione di non estendere la durata dell’accordo oltre il suo periodo di validità, ovvero il 22 marzo 2024. Una scelta che secondo il titolare della Farnesina , Antonio Tajani, non avrà contraccolpi sulle relazioni con la seconda economia mondiale. “A settembre in Cina ho sottolineato la volontà del governo di rilanciare il partenariato strategico e di favorire un miglior accesso ai nostri prodotti indipendentemente dalla nostra partecipazione alla Via della Seta”, ha spiegato il ministro. La ‘Belt and Road Initiative”, ha aggiunto, “non era vantaggiosa per noi in prospettiva perché la Germania e la Francia hanno avuto un fatturato superiore al nostro. Adesso vedremo come rafforzare il rapporto con la Cina. Stiamo già lavorando tanto con loro. Non c’è nulla di negativo con la Cina. Procediamo come abbiamo sempre fatto”.

L’addio al memorandum è stato accolto con soddisfazione dal leader di Azione, Carlo Calenda: “è una decisione sacrosanta – ha commentato – Avere buoni rapporti con la Cina e diventarne una pedina in UE sono cose molto diverse Italia Viva, da parte sua, chiede che della domanda venga investito il Parlamento, visto che, ha sottolineato in Senato Andrea Borghi, “la premier Meloni si era impegnata” in tal senso. Ai tempi del primo governo Conte, quello sostenuto da Lega e M5s, era stato l’allora ministro degli Esteri Luigi Di Maio a promuovere l’accelerazione dei rapporti con la Cina e la firma del memorandum sembrava il coronamento di questo progetto, nonostante i dubbi degli alleati Matteo Salvini e Giancarlo Giorgetti e le preoccupazioni di Stati Uniti e Unione europea, che vedevano nella ‘ Via della Seta ‘ un tentativo da parte della Cina di aumentare la sua influenza sullo scacchiere globale.

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