Ammontano a 64,7 miliardi di euro gli aiuti diretti stanziati dai governi Conte e Draghi alle imprese e ai lavoratori autonomi in questo primo anno di pandemia. Risorse, comunque, che in buona parte devono essere ancora erogate. L’Ufficio studi della Cgia stima che fino a ora gli imprenditori italiani hanno beneficiato di 27 miliardi di euro, mentre le risorse ascrivibili alla legge di Bilancio 2021 e quelle riconducibili al ”decreto Sostegni” espleteranno i propri effetti principalmente nel corso di quest’anno. Sebbene in termini assoluti questi 64,7 miliardi di euro costituiscono un importo molto rilevante, tuttavia, se rapportati ai circa 350 miliardi di euro di contrazione del fatturato registrato dalle aziende italiane nel 2020, ”compensano” solo il 18,5% dei mancati ricavi totali. “E’ evidente che a fronte di questi numeri c’è ora la necessità che sul fronte delle misure a sostegno delle imprese e dei lavoratori autonomi il governo Draghi cambi registro” scrive la Cgia in una nota.
Cgia: gli “aiuti” compensano al massimo il 18,5% dei ricavi. Draghi deve cambiare registro
Ultime notizie su Economia
Ultimatum Giorgetti sul superbonus
di Cassandra – La politica ha le sue liturgie ma una cosa è certa. Il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, deve far quadrare i conti. E, come riporta il Corrierone, afferma che “Il
Il Pil nasce in Lombardia e nel Nord Est, nel “nuovo” triangolo industriale del Paese. Ma la politica investe altrove, senza risultati
Il Pnrr è nato sbilanciato a Sud. Le politiche dei governi sono sempre rivolte al rilancio del Mezzogiorno da quando è nata la Repubblica. Eppure, i risultati della classe politica sono non
OCCUPAZIONE: PMI ARTIGIANE SUPERANO LE MULTINAZIONALI DEL 42%
di Gigi Cabrino – Il sistema produttivo italiano ha un elemento fondamentale nelle piccole imprese artigiane.L’ufficio studi di Confartigianato ha pubblicato uno studio che compara l’occupazione nelle PMI artigiane con quella delle
CONFESERCENTI: BENE DATI SU PIL E INFLAZIONE MA MANCA LA SPINTA DEL PNRR
di Gigi Cabrino – È un’analisi positiva quella che Confesercenti fa dei dati su mini crescita del pil e inizio di rallentamento dell’ inflazione; tuttavia manca, per la confederazione, la spinta attesa
E’ costante il calo dei nostri stipendi. In Europa agli ultimi posti ma il potere d’acquisto non è nei programmi elettorali
Nel 2022 gli stipendi italiani hanno segnato un -3,4% rispetto al 2019, l’ultimo anno pre Covid. Nel Belpaese i salari medi lordi nel 2019 erano pari a 46.460 dollari a parità di potere d’acquisto,