Allarme caro-energia. Gas e luce fermano la ripresa

22 Dicembre 2021
Lettura 1 min

In Italia crescono i rischi per la risalita del Pil, caro-energia e nuovi contagi sono i principali per un “sentiero scivoloso di risalita”. È quanto emerge dalla congiuntura flash di dicembre del Centro studi di Confindustria. Nel 4° trimestre si conferma una frenata dell’economia italiana: preoccupano la scarsità di commodity, i prezzi alti dell’energia, i margini erosi, l’aumento dei contagi. Ma il trend di risalita dovrebbe proseguire: dopo il rimbalzo del 3° trimestre (+2,7%), il Pil italiano è a -1,3% dal livello pre-Covid (da un minimo di -17,9%) ed è previsto completare il recupero a inizio 2022. Lo scenario per la manifattura sarebbe favorevole: a novembre il Pmi è salito ulteriormente (62,8 da 61,1), indicando espansione, grazie agli ordini in aumento. Tuttavia, l’impennata abnorme del prezzo europeo del gas e, quindi, dell’elettricità in Italia (+572% a dicembre sul pre-crisi), se persistente, mette a rischio l’attività nei settori energivori. Anche perché si somma alla scarsità e ai rincari di vari input produttivi. Si registrano primi impatti sulla produzione industriale in Italia (-0,6% in ottobre, dopo la frenata nel 3° trimestre), come già accaduto in Germania e Francia. Il Pmi dei servizi ha recuperato a novembre (55,9 da 52,4), confermando che la risalita sta proseguendo. Per il turismo il recupero fino a ottobre è molto parziale (-22,9% i viaggi di stranieri in Italia dal 2019). In questo settore i rischi vengono dalla nuova ondata di contagi, che tiene alta l’incertezza e la prudenza delle famiglie, anche se finora le limitazioni restano moderate.

IL GIORNALE

Direttrice: Stefania Piazzo
La Nuova Padania, quotidiano online del Nord.
Hosting: Stefania Piazzo

Newsletter

Iscriviti alla nostra Newsletter!

Servizio Precedente

Il panettone tira ancora

Prossimo Servizio

Lombardia più povera. Meglio di niente, tenta la Lotteria Italia

Ultime notizie su Economia

TornaSu

Don't Miss