di Cassandra – Enrico Ruggeri lancia un tweet che esprime un’opinione personale e un comune sentire, un malessere che arriva da quasi un anno di pandemia e di restrizioni. «Giro con la mascherina, mi disinfetto, faccio un tampone alla settimana e lo faccio fare a tutti quelli che lavorano per me. Ma se mi dicono che una regione deve fermare tutto (socialità, economia, contatti) se c’è un positivo ogni 400 persone penso che qualcuno sta impazzendo».
Ma non molto tempo fa il noto cantautore aveva già espresso posizioni critiche, non negazioniste, ma comunque fuori dal coro e dalle fobie legate al dibattito sul contagio e sul covid in generale. Come riporta il Corriere, facendo memoria delle sue dichiarazioni: «Siamo in una società che non accetta la morte, né invecchiare e morire. L’unico principio sacro e inviolabile è ‘pensa alla salute’. …. È chiaro che uno cerca di vivere meglio possibile, di salvaguardarsi, ma muoiono 400-500 persone di cancro al giorno, di problemi cardiovascolari etc. Sorrido se vedo uno con mascherina che magari ha una alimentazione disastrosa, fuma e non si è mai premurato di nulla. Mi hanno minacciato di morte per le mie posizioni, ‘morirai di Covid così capirai’ mi hanno detto. Capisco che c’è un’emergenza, rispetto i protocolli, però mi preme ricordare non possiamo rinunciare a vivere per paura di morire. È contro natura».