Alunno dimentica l’astuccio. Per regole Covid vietato prestargli una penna. 5 ore fermo a guardare gli altri

12 Ottobre 2020
Lettura 1 min

Quando si dice che la gattina frettolosa fa i gattini ciechi… La scienza può diventare anche un macigno burocratico quando si mette d’impegno. Ecco l’episodio da manuale che ricorderemo di questa pandemia. E’ la storia di un alunno che si è dimenticato l’astuccio a casa ma siccome il regolamento scolastico anti-Covid vieta lo scambio di materiale didattico fra studenti ma anche fra alunni ed insegnanti ha dovuto trascorrere le cinque ore di lezione senza poter far nulla.

E’ accaduto in una scuola primaria di Sassari due giorni fa. Protagonista, suo malgrado, della paradossale vicenda, un bambino di 10 anni. La notizia, riportata dal quotidiano “La Nuova Sardegna”, ha fatto discutere, e ha creato due correnti di pensiero: quella che di fatto condanna l’eccessiva rigidità del regolamento scolastico e l’altra che invece solidarizza con la decisione dell’insegnante di rispettare le regole alla lettera.

Il regolamento, del resto parla chiaro: “Lo zaino deve essere accuratamente controllato e ripulito ogni giorno e provvisto di tutto l’occorrente in quanto non ci potranno essere scambi di materiale”.

Ma allora, una domanda: uno Stato che vuole che a misurare la temperatura siano i genitori a casa, e si fa andare bene sulla fiducia questa procedura, come fa poi a non consentire di usare la penna del compagno di banco? C’è una spiegazione logica?

Photo by Sharon McCutcheon 

IL GIORNALE

Direttrice: Stefania Piazzo
La Nuova Padania, quotidiano online del Nord.
Hosting: Stefania Piazzo

Newsletter

Iscriviti alla nostra Newsletter!

Servizio Precedente

Ristoratori e cuochi al governo: “Locali più sicuri, lo dice la scienza. Lasciateci lavorare, 77% contagio è tra mura domestiche”

Prossimo Servizio

Se non c’è il Covid, ci sono le tasse. Pressione fiscale al 48,2%. La peggiore d’Europa

Ultime notizie su Cultura

TornaSu

Don't Miss