Il Partito nazionale scozzese (Snp) non ha bisogno delle maggioranza assoluta per avere un mandato per organizzare un secondo referendum sull’indipendenza, anche in considerazione della posizione dei Verdi sul tema. Lo ha affermato il vicepremier scozzese John Swinney, in un’intervista televisiva mentre e’ ancora in corso lo spoglio delle schede per le elezioni locali in Scozia. Swinney ha ammesso che sara’ “molto sfidante” per l’Snp ottenere la maggiorana assoluta nel nuovo Parlamento di Edimburgo, anche se il partito e’ “incredibilmente vicino” a tale traguardo. Il vicepremier scozzese si e’ detto fiducioso di due cose: “Uno, che l’Snp sara’ il primo partito dopo le elezioni. Ed e’ molto chiaro che sara’ cosi’. E secondo, sono certo che ci sara’ una maggioranza di persone nel Parlamento scozzese che sono impegnate a tenere un referendum sull’indipendenza nel futuro della Scozia“, ha dichiarato Swinney, osservando che anche i Verdi nel loro programma elettorale hanno incluso il sostegno ad un nuovo referendum sull’indipendenza. Le sue frasi arrivano dopo che il premier britannico Boris Johnson, in un’intervista al quotidiano “Telegraph”, si e’ detto contrario ad un referendum in Scozia “nell’attuale contesto”. “La mia impressione e’ che loro (l’Snp) stanno spostandosi dall’idea di un referendum, credo molto saggiamente”, ha affermato Johnson sottolineando la priorita’ di risolvere definitivamente la crisi sanitaria e di lavorare sul rilancio economico. “Penso che un referendum nell’attuale contesto sia irresponsabile e spericolato”, ha osservato il premier britannico.

Ultime notizie su Cronaca
Nove anni per la ricostruzione in Romagna sono troppi perché “abbiamo bisogno di fare molto presto.
Sabato 10 e domenica 11 giugno il Corriere della Sera non sarà in edicola e il
di Gigi Cabrino – Sta slittando l’approvazione del nuovo regolamento UE sulle case green. Per il
Matteo Salvini e’ arrivato nell’aula bunker dell’Ucciardone per prendere parte al processo ‘Open Arms’ in cui
Gentilissimi Esponenti della Carta Stampata, Illustri Editorialisti e Commentatori del Settore Giustizia, la riforma della Magistratura