Sanità, la Toscana eccelle con Emilia Romagna nei livelli essenziali di assistenza

31 Maggio 2023
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Livelli essenziali di assistenza non garantiti pienamente in 7 regioni: Provincia autonoma di Bolzano, Molise, Campania, Sicilia, Sardegna e soprattutto Valle d’Aosta e Calabria. E’ quanto emerge dal monitoraggio del ministero della Salute relativo al 2021. “La lettura dei risultati dell'(prevenzione, distrettuale, ospedaliera) evidenzia – si legge – ancora diverse criticità attribuibili, in parte, all’evento pandemico”. Complessivamente, evidenzia il report, Piemonte, Lombardia, Provincia autonoma di Trento, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Emilia Romagna, Toscana, Umbria, Marche, Lazio, Abruzzo, Puglia e Basilicata ottengono un punteggio superiore alla sufficienza (60) in tutte le macro-aree.Ottengono un punteggio inferiore, invece, in una macro-area Provincia autonoma di Bolzano (Prevenzione) , Molise (Ospedaliera), Campania (Distrettuale) e Sicilia (Prevenzione); in due macroaree la Sardegna (Distrettuale e Ospedaliera); in tutte le macroaree Valle d’Aosta e Calabria. 

 La Toscana è intanto ancora una volta ai vertici nazionali per la garanzia dei livelli essenziali di assistenza in sanità, ovvero per la qualità dei servizi offerti e considerati nel loro complesso, dall’attività di prevenzione all’assistenza territoriale e quella negli ospedali. Lo è anche nel secondo anno di Covid-19. La pagella è del Ministero della salute, che ha pubblicato i risultati dei Lea e certifica per il 2021, un anno ancora compromesso dalla vicenda pandemica, che la Toscana è seconda in Italia solo all’Emilia Romagna, con un punteggio di 274,64 sul massimo teorico che è 330. E’ lo stesso posizionamento pubblicato sempre dal Ministero lo scorso febbraio e che riguardava il 2020: stavolta la Toscana ha tredici punti in più, con un trend dunque di ulteriore miglioramento, a conferma della prova positiva del sistema sanitario. La Toscana è anche l’unica regione nel 2021, insieme di nuovo all’Emilia Romagna, ad aver superato per ogni indicatore la soglia minima prevista per ottenere la sufficienza.

Con il 2020 è stato tenuto a battesimo un nuovo sistema di misurazione delle cure essenziali erogate: per la promozione è necessario ora raggiungere distintamente la sufficienza nelle tre aree di assistenza (ospedale, distretto, prevenzione), senza possibilità di compensazioni tra livelli come era in passato. Ma c’è di più: il nuovo sistema contempla un set di indicatori distinti per livello di assistenza, tiene conto, oltre che del posizionamento del singolo indicatore, del trend degli ultimi cinque anni e, per alcune aree, della variabilità interregionale con penalità e premialità in base all’andamento degli indicatori stessi. Si tratta di un sistema molto più impegnativo. “Siamo dunque ulteriormente soddisfatti per l’Lea è la più importante valutazione sul funzionamento dei sistemi sanitari nel nostro Paese e il dato attesta la qualità dei servizi e delle cure della nostra regione, frutto anche dell’impegno straordinario delle donne e degli uomini del servizio sanitario. A loro ancora una volta va il nostro ringraziamento”.

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