Retromarcia ministero: SI’ a test rapidi. Però non nei laboratori privati accreditati per accelerare le diagnosi

8 Aprile 2020
Lettura 1 min

di Cassandra – No, i test non servono, e neppure i tamponi e neanche le mascherine. Ora il quadro aggiornato sui test veloci, lo fornisce l’ex ceo del Biocell Center, Marco Reguzzoni, in un nuovo pungente post sui social.

Ecco la sua lettura dei fatti.

Avevo scritto che bisognava cambiare strategia, facendo campioni a tappeto attraverso l’utilizzo di sistemi “Real Time” – PCR, macchinari veloci che processano centinaia di campioni contemporaneamente. Oggi (!!!) il Ministero cambia idea e apre alla strategia di tamponi “real time”. Solo per questo qualcuno meriterebbe il linciaggio. Ma pur cambiando idea, non consenta ancora ai laboratori privati accreditati di effettuarli, e così riduce di molto il numero di test potenziali. Anche la Lombardia (che pure potrebbe agire da sola) si è adeguata allora e si adegua oggi. Cambieranno idea anche su questo, ma sarà sempre troppo tardi. L’ho scritto e lo confermo: TAMPONI A TUTTI !! MUOVETEVI !!!!!

Avevo scritto che bisognava cambiare strategia, facendo campioni a tappeto attraverso l'utilizzo di sistemi "Real Time"…

Pubblicato da Marco Reguzzoni su Mercoledì 8 aprile 2020

Photo by Kendal

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