“Abbiamo investito in un fondo che prevedeva dei rischi ambientali, di guerra, non pensavamo mai a una pandemia. Abbiamo investito circa l’8% del patrimonio, cioè 4 milioni, proprio in uno strumento di questo genere e credo veramente che sia stata un’ottima strategia. Poi è scoppiata purtroppo la pandemia e questo fondo ha cominciato a salire tantissimo”. Così il broker Enrico Crasso, nell’intervista video rilasciata a ‘Report’ nella puntata in onda lunedì prossimo e anticipata sul profilo twitter del programma di Rai3, spiega come avrebbe investito dei soldi della Segreteria di Stato Vaticana che, secondo la trasmissione condotta da Sigfrido Ranucci, negli anni si sarebbe affidata proprio a Crasso e al suo fondo di investimenti ‘Centurion’, dandogli circa 400 milioni di euro da gestire. Dalla sua villa sul lago di Lugano, in Svizzera, Crasso, rispondendo alla domanda se tutti gli investimenti siano stati fatti d’accordo con la Segreteria di Stato Vaticana, dice secco: “Nulla è stato fatto di nascosto”. Il fondo in questione, che garantiva profitti altissimi in caso di crisi geopolitiche o pandemiche grazie alla speculazione sulle valute internazionali, è il Geo-Risk gestito dalla banca d’affari Merril Lynch, che dopo i primi mesi di pandemia con i rendimenti schizzati alle stelle, ha dovuto chiuderlo. “Dovranno rispondere di questo, perché a febbraio quando scoppiò la pandemia il fondo fece un salto facendo quasi il 20% in un giorno. Nel periodo successivo, non dico che avrebbe triplicato il valore ma almeno raddoppiato”, chiosa Crasso.

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