Regioni sul piede di guerra. “Non ci sono abbastanza siringhe e medici”. Per vaccini arrivano volontari e pensionati

2 Gennaio 2021
Lettura 1 min

Carenze di personale sanitario e di siringhe, alle quali si cerca di sopperire anche con medici in pensione o volontari e le scorte degli ospedali: sono questi alcuni dei problemi che comportano un andamento delle vaccinazioni in Italia meno veloce di quello che si auspicava. E’ quanto riferiscono all’ANSA diverse fonti delle Regioni, nelle quali queste problematicita’ sono, a vario titolo, presenti.

Eppure nelle scorse settimane le rassicurazioni del commissario all’emergenza, Domenico Arcuri, facevano intendere altro.

Ecco alcune dichiarazioni quando si facevano avanti le prime criticità.

https://www.la7.it/tagada/video/siringhe-le-non-risposte-del-commissario-arcuri-tra-sogno-e-sortilegio-11-12-2020-355178

https://www.la7.it/tagada/video/tutte-le-domande-a-cui-non-ha-ancora-risposto-il-commissario-arcuri-11-12-2020-355194

 Nei vari territori emergono problemi organizzativi per le vaccinazioni. In alcune regioni come la Calabria, i medici sono costretti a somministrare le dosi anche fuori dall’orario di lavoro. In alcune strutture di Lombardia e Marche, non sarebbero invece ancora arrivate le siringhe di precisione: si è ricorso in alcuni casi alle scorte degli stessi ospedali. In alcune strutture della Sardegna le vaccinazioni della ‘fase 1’, partiranno il 7 gennaio, a causa del personale in ferie. In diversi punti vaccinali, il personale – anche alle prese con i tamponi – è pronto a fare i doppi turni mentre in altri è stato necessario richiamare medici in pensione. 

Così il 10 dicembre le dichiarazioni del commissario:

 “Si è chiuso l’ultimo Banco Arcuri, quello sulle siringhe necessarie per iniettare il vaccino anti-Covid. “Abbiamo registrato dati molto positivi”, dice il commissario per la lotta al coronavirus. C’è la possibilità di utilizzare, spiega, un miliardo e mezzo di siringhe: ventidue imprese hanno fatto sessantacinque offerte. “Abbiamo chiesto 158 milioni di siringhe e abbiamo ricevuto proposte per dieci volte tanto. Sono risultati migliori di quanto ci aspettavamo”. Il numero esatto delle disponibilità è pari a 1,524 miliardi.

Un terzo delle siringhe, sostiene Arcuri, sono già inserite nei database del ministero della Salute e, quindi, immediatamente utilizzabile. Le consegne arriveranno già a dicembre: “Lavoreremo durante tutte le feste”. Per quanto riguarda il Lotto uno, quello del vaccino Pfizer, che richiede cilindri con stantuffo più performanti, “abbiamo ricevuto diciotto offerte, alcune italiane, alcune europee, altre dagli Usa e da diversi Paesi del mondo per un totale di 828 milioni”. Ne servono solo 150, di milioni”, si legge su Repubblica.

Lo stesso giorno, si legge sul Sole 24 Ore: “Per le siringhe “a fronte di una richiesta di 158 milioni di dispositivi sono arrivate da 22 imprese 65 offerte con una proposta pari a 1,524 miliardi di siringhe, ossia dieci volte in più del fabbisogno”. Il 4 dicembre , inoltre, si è chiusa anche la gara per i diluenti “con 4 offerte (tre italiane ed una europea) per 9,4 milioni di unità, ossia una volta e mezzo il fabbisogno pari a 6,5 milioni di unità”.

IL GIORNALE

Direttrice: Stefania Piazzo
La Nuova Padania, quotidiano online del Nord.
Hosting: Stefania Piazzo

Newsletter

Iscriviti alla nostra Newsletter!

Servizio Precedente

Bonaccini: rivedere parametri su conteggio tamponi

Prossimo Servizio

Omicidio Colleoni, arrestato il figlio

Ultime notizie su Cronaca

TornaSu

Don't Miss