A quanto apprende l’Adnkronos, è stato condannato a 8 anni l’ex presidente dello Ior Angelo Caloia, a giudizio per peculato e riciclaggio insieme all’ex avvocato dell’Istituto Gabriele Liuzzo, con l’accusa di essersi appropriati, tra il 2001 e il 2008, di parte dei proventi della dismissione di oltre il 70% del patrimonio immobiliare dello Ior e delle controllate italiane (oggi fuse nella Sgir). Si tratta di un processo senza precedenti per la Santa Sede, il primo per reati di questo tipo che si celebra, per giunta, contro i vertici di enti vaticani. E’ una prima assoluta anche perché non è nato da uno scandalo maturato all’estero e importato in Vaticano, è invece il frutto del funzionamento degli organi interni dello Stato: dello Ior, che ha denunciato i presunti illeciti al Promotore di Giustizia, e della magistratura vaticana, che lo ha istruito e celebrato.

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