E’ attesa per oggi la sentenza del processo di appello che vede imputata la sindaca di Roma Virginia Raggi, accusata di falso per la nomina di Renato Marra a capo dell’Ufficio direzione turismo. La sindaca è stata assolta in primo grado, ma la Procura ha fatto ricorso in secondo grado. La prima cittadina di Roma si è più volte detta “serena” e, a ridosso della sentenza ha precisato che anche in caso di condanna “andrà avanti a testa alta”. Nessun ritiro della sua ricandidatura a sindaca di Roma, dunque, anche se il Movimento 5 stelle potrebbe decidere di ritirarle il simbolo e scegliere un altro candidato per la Capitale.
La richiesta dei giudici è di dieci mesi di reclusione e pagamento delle spese processuali. Lo ha chiesto il pg Emma D’Ortona nel processo d’appello nella vicenda sulla nomina di Renato Marra a capo del direzione Turismo del Comune.
Immagine tratta dal profilo fb di Virginia Raggi