Guai per la Trump Organization. Gli inquirenti: Usa: ingannò banche e autorità fiscali

19 Gennaio 2022
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 La procura generale di New York, in documenti legali presentati in tribunale, riferisce che i suoi investigatori hanno scoperto prove che la società di Donald Trump, la Trump Organization, usò documenti “fraudolenti o fuorvianti” per ingannare banche e autorità fiscali e ottenere prestiti e agevolazioni fiscali. Nei documenti l’ufficio dell’Attorney General Letitia James precisa che le autorità non hanno ancora deciso se avviare una causa civile in relazione alle accuse, ma che gli investigatori hanno bisogno di interrogare Trump e i suoi due figli più grandi, Ivanka Trump e Donald Trump Jr, nell’ambito delle indagini. Trump e i suoi legali sostengono che l’indagine sia politicamente motivata. Nonostante l’inchiesta di James in sede civile sia separata dall’indagine penale, il suo ufficio è stato coinvolto in entrambe, visto che ha inviato diversi avvocati a lavorare fianco a fianco con i pubblici ministeri dell’ufficio del procuratore distrettuale di Manhattan.

Nei documenti, la procura generale di New York ha fornito il suo resoconto più dettagliato di un’indagine di lunga data sulle accuse secondo cui la società di Trump avrebbe esagerato il valore dei beni per ottenere condizioni di prestito favorevoli o avrebbe indicato in modo erroneo quale fosse il valore dei beni per ridurre il carico fiscale. L’Attorney General sostiene che la Trump Organization, in documenti presentati all’IRS per giustificare diversi milioni di dollari di detrazioni fiscali, abbia sopravvalutato il valore delle donazioni di terreni fatte a New York e in California. Avrebbe inoltre riportato dimensioni erronee dell’attico di Trump a Manhattan, dicendo che era quasi tre volte superiore rispetto alle sue dimensioni effettive, una differenza di valore che l’ufficio di James stima in circa 200 milioni di dollari, citando la testimonianza di deposizione del capo finanziario di lunga data di Trump, Allen Weisselberg, che è stato accusato l’anno scorso con frode fiscale in un’indagine penale parallela.

Il team legale di Trump ha cercato di bloccare i mandati di comparizione definendoli “una manovra senza precedenti e incostituzionale”. Sostiene che James stia tentando in modo improprio di ottenere una testimonianza che potrebbe essere utilizzata nell’indagine penale parallela, sotto la supervisione del procuratore distrettuale di Manhattan Alvin Bragg. Il mese scorso Trump ha citato in giudizio James in un tribunale federale, cercando di porre fine alle sue indagini. Nella causa, i suoi avvocati hanno affermato che la procuratrice generale, democratica, abbia violato i diritti costituzionali in uno “sforzo sottilmente velato di diffamare pubblicamente Trump e i suoi associati”.

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